Veneto: nel 2016 consumi in rallentamento

Veneto: nel 2016 consumi in rallentamento

"Veneto Congiuntura", la rilevazione realizzata da Unioncamere in collaborazione con Confcommercio, rileva una crescita media dell'1,2%, trainata da supermercati, iper e grandi magazzini. Nessuno slancio dalle vendite natalizie, chiudono sempre più negozi.

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9 marzo 2017

Nel quarto trimestre 2016 le vendite al dettaglio sono aumentate del 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Rispetto al trimestre precedente l'indice destagionalizzato è salito dello 0,9% invertendo il -1,4% del trimestre precedente. Nella media dell'intero 2016 le vendite sono cresciute dell'1,2%, in diminuzione rispetto al ritmo di crescita dello scorso anno (+2,9% nel 2015). E' quanto emerge da "Veneto Congiuntura", la rilevazione trimestrale realizzata da Unioncamere del Veneto in collaborazione con Confcommercio Veneto e condotta su un campione di 705 imprese con almeno 3 addetti I prezzi di vendita. Il segno più dipende dal buon risultato del  fatturato dei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+1,3%) e dal commercio al dettaglio alimentare (+0,8%), mentre il non alimentare è sceso dello 0,3%. Sotto il profilo dimensionale, le vendite sono andate meglio  negli esercizi di media e grande dimensione (+1,1%), mentre quelli di piccole dimensioni sono calate dello 0,5%. Quanto ai prezzi di vendita, in lieve aumento generale (+0,2%), il commercio al dettaglio alimentare (+1,2%) e quello non alimentare (+0,7%) risultano sopra la media. Variazione leggermente in calo per supermercati, iper e grandi magazzini (-0,3%). A livello dimensionale ancora un leggero aumento dello 0,8% per gli esercizi di piccola superficie mentre medie e grandi aree commerciali hanno registrato un calo dello 0,2%. Gli ordinativi, dopo il +0,6% del trimestre precedente, sono tornati in diminuzione del l' 1,1% con la media annua rimasta attorno allo  zero (-0,1%), in calo rispetto al +0,7 del 2015. L'occupazione è aumentata dello  0,6%, confermando la dinamica positiva dello scorso trimestre (+1,6%). Sono ancora i supermercati, iper e grandi magazzini a sostenerla  (+1,5%), oltre al commercio al dettaglio alimentare (+1,4%). Al contrario il commercio non alimentare ha segnato un -1%. Le aree di media e grande dimensione sono cresciute del +1%, mentre quelle di piccola superficie sono diminuite  dello 0,4%.  "In un clima in cui soffrono tutti, i più penalizzati sono i negozi dei centri urbani. Tra costi di locazione, che continuano a rimanere alti, e spese di gestione a dir poco impegnative, faticano a tenere il passo. Continua a preoccupare il dato negativo registrato nel settore non alimentare e, come evidenzia l'analisi, le imprese non intravvedono una ripresa nemmeno per quanto riguarda il prossimo trimestre. Ribadisco che per tornare a essere competitivi è indispensabile una seria politica di rigenerazione urbana, commenta il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon .

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