Venezia: "bene lo stop alle aperture di take away"

Venezia: "bene lo stop alle aperture di take away"

I presidenti regionali di Confcommercio, Massimo Zanon, e di Confturismo, Marco Michielli, commentano positivamente lo stop di tre anni a nuove aperture di take away deciso dalla Giunta comunale. Confcommercio Metropolitana di Venezia: apre il Laboratorio Rete dei Distretti Metropolitani.

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9 maggio 2018

Lo stop di tre anni a nuove aperture di  take away deciso dalla Giunta comunale di Venezia trova d'accordo i presidenti di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, e di Confturismo Veneto, Marco Michielli. "Era auspicabile che avvenisse una presa di coscienza e ne conseguisse un'azione decisa: Venezia non può essere considerata un 'mangificio'  dove ogni angolo, ogni pontile o centimetro di fondamenta è buono per  banchettare e, magari, alla fine, abbandonare avanzi. Siamo decisamente a favore del provvedimento varato dalla Giunta di vietare l'apertura di  nuovi take away per i prossimi tre anni - sottolinea  Zanon -  perché i picnic improvvisati  generano un doppio danno alla città: distruggono il tessuto storico  dei pubblici esercizi proponendo un'offerta che guarda solo al prezzo  mortificando la tipicità e la qualità dei nostri prodotti, e feriscono il decoro di una delle più belle città del mondo''. ''Lasciatelo lavorare'', sottolinea Michielli riferendosi al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.  ''Chi fa, qualche volta sbaglia ma a Venezia per 40 anni non è stato  fatto niente. Il take away sfrenato di questi ultimi decenni è  avvilente per noi e imbarazzante di fronte al mondo. Quindi, ben  vengano anche le misure sperimentali per salvare quel che resta della  dignità di una città che è insieme straordinaria e fragile'',  conclude.

Confcommercio Metropolitana di Venezia: apre il Laboratorio Rete dei Distretti Metropolitani 

I Distretti Urbani del Commercio (DUC) anche in Veneto sono diventati a tutti gli effetti uno strumento versatile, in grado di affrontare le criticità e coglierne le grandi potenzialità del lavoro di squadra tra esercizi di vicinato ed Amministrazione Comunale. Ma si stanno rivelando pure una realtà non solo organizzativa innovativa ma anche una vincente formula di governance e di policy che  valorizza le attività economiche del tessuto urbano, il loro ruolo sociale e la capacità di essere  agenti di trasformazione resiliente urbana. Grazie alla L. R. 50/2012 nella Città Metropolitana di Venezia sono stati riconosciuti ben 11 progetti, che coinvolgono 19 Comuni (i numeri in Veneto sono 11 progetti e 58 comuni coinvolti), con uno sforzo, non indifferente, per alcune realtà, di aggregazione e di condivisione opportunamente premiata. Ora questa rinnovata capacità di progettazione, di fare sistema, ma anche di misurarsi e di confrontarsi, ricca di esperienze diverse – basti pensare agli eventi, alle idee per adeguare l'arredo urbano, alla gestione di grandi eventi ma anche alla possibilità di gestire in modo  più funzionale ed efficace servizi pubblici alle imprese, per non parlare di alcuni casi vincenti in cui è stata applicata la fiscalità di vantaggio o si sono affrontate criticità quali la mobilità, l'ottimizzazione tra esigenze della collettività e bisogni delle imprese delle  ZTL,  potrà divenire un patrimonio messo a sistema. Per questo Confcommercio Metropolitana di Venezia, con il diretto supporto della Camera, ha voluto in qualche modo "ingegnerizzare" con un progetto che sfruttasse la logica della rete di imprese applicata al reticolo dei distretti, sino ad ora appena debolmente connessi. E' nato così il progetto "Rete dei Distretti Metropolitani", anzitutto rete di competenze, buone prassi e formule per condividere, progettare insieme, ricercare modalità di finanziamento e di mitigazione, ove possibile dei tributi di competenza comunale, gli interventi dei DUC. Per questo sono stati formati in aula e, è il caos di dirlo, soprattutto "on the road" quindici "junior manager" su tutto il territorio metropolitano, non solo laddove è stato riconosciuto un DUC, che potranno affiancare i manager di distretto nei rapporti con le imprese, nella fase di coprogettazione e di attuazione delle iniziative e nei rapporti con le Amministrazioni Comunali coinvolte. Il progetto è stato coordinato da un gruppo di esperti, docenti e funzionari di Confcommercio, in generazione di reti e in gestione dei DUC Distretti Urbani del Commercio), per la progettazione e la realizzazione di reti d'impresa nell'ambito dei distretti urbani del commercio di Venezia e Rovigo. La logica della rete rende ora possibile condividere standard di metodo ma anche reciproca assistenza tra i diversi DUC per superare criticità o condividere approcci ed azioni già sperimentati e testati, nonché costituire un punto di riferimento per Comuni e operatori che intendono creare un DUC con un progetto "cantierabile" giusto in tempo per cogliere la prossima finestra per il riconoscimento, nell'aprile del 2019. Ogni junior manager, ora in rete con i propri colleghi che operano sul territorio metropolitano, ha maturato le competenze per coinvolgere le singole attività, del terziario e artigianali dei centri urbani, e sa  offrire ad esse informazione, formazione, assistenza e proposte progettuali aggregative per la costituzione delle reti d'impresa, favorendo l'incontro e lo scambio tra gruppi ristretti ed omogenei di imprese, al fine di fornire un supporto per essere coinvolti nella creazione e nella realizzazione dei distretti commerciali di via o la rivitalizzazione della propria attività in chiave sistemica integrata col circostante contesto economico. Il progetto ha portato alla costituzione di un Laboratorio di Confcommercio della rete dei Distretti che ora è in grado di lavorare anche in… rete con la Direzione Urbanistica della Confederazione per sviluppare anche iniziative promosse nell'ambito dell'oramai triennale Protocollo con l'ANCI Veneto. Questo consentirà di affiancare il Manager del Distretto, l'Amministrazione comunale, le imprese per accedere ai bandi che la Regione Veneto attiverà nell'ambito delle misure POR-FESR 2014-2020. Infatti a beneficiarne saranno soprattutto le imprese coinvolte saranno in primo luogo quelle che hanno già sperimentato l'attività del distretto del commercio – da intendersi produttivo nel senso di terziario di mercato generatore di valore economico e sociale e "produttore di città e di identità sociale ed economica urbana" -, imprese che con il venir meno degli incentivi Regionali verrebbero a perdere lo stimolo a compiere il passaggio successivo proprio nel momento in cui avrebbero bisogno di compiere un passo verso la rete di imprese.

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