Venturi: "il prossimo Governo cambi registro"

Venturi: "il prossimo Governo cambi registro"

Per il presidente di turno di Rete Imprese Italia Il nuovo governo e il Parlamento "devono prendere atto dell'enorme malessere e delle difficoltà che vivono le nostre imprese, devono cambiare registro e capire che senza di noi il Paese si ferma".

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18 febbraio 2014

"Il prossimo governo ed il Parlamento devono cambiare registro". È l'appello lanciato in apertura della manifestazione di Roma dal presidente di turno di Rete Imprese Italia  e di Confesercenti, Marco Venturi. Il nuovo governo e Parlamento "devono prendere atto di questa grande forza, dell'enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese,devono cambiare registro e capire che senza di noi il Paese si ferma". "Abbiamo pagato sulla nostra pelle - ha proseguito Venturi - e stiamo ancora pagando tutti gli errori di scelte politiche dissennate". In particolare, il portavoce attuale di Rete Imprese Italia ha puntato il dito contro "una pressione fiscale che per le nostre imprese tocca il 66% anche a causa di una tassazione locale senza limiti". Gli imprenditori non vogliono più essere usati come un bancomat e dicono basta ad un Fisco che soffoca e opprime: "diciamo basta alla scorciatoia fiscale, basta  usarci come  una cassa continua da cui prelevare ogni volta che c'è bisogno. Il sistema fiscale e tributario ci soffoca e ci opprime". Rivolgendosi ai 60mila imprenditori in piazza, Venturi ha infine quindi ricordato che "tanti, troppi nostri colleghi hanno perso tutto. Ben 372mila imprese hanno chiuso nel 2013. Una enormità". 

 
 
 
 

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