Via libera al ddl semplificazioni

Via libera al ddl semplificazioni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato le nuove misure a favore di cittadini e imprese. Il testo interviene su lavoro e previdenza, infrastrutture, beni culturali ed edilizia, privacy, ambiente e agricoltura.

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16 ottobre 2012

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge con le nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese. "Le semplificazioni - si legge nel comunicato stampa al termine del Cdm - intervengono sul lavoro e la previdenza, sulle infrastrutture, i beni culturali e l'edilizia, sulla privacy, sull'ambiente e sull'agricoltura. Il primo intervento è "più sicurezza e meno carte". "Vengono semplificati esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata. Nelle disposizioni vi è un largo utilizzo, sull'esempio delle migliori esperienze internazionali, di modelli standard, di modelli e procedure semplificate (da adottare sentite Regioni e parti sociali) nonché l'allungamento dei termini di apertura delle dogane per facilitare il disbrigo delle pratiche per l'import/export. Si rende più facile da parte delle imprese - spiega Palazzo Chigi - il corretto adempimento degli obblighi sostanziali Nello stesso tempo si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze. La nota del Consiglio dei ministri specifica che "l'adozione di modelli e procedure semplificati consentirà di incidere in modo consistente su costi per i cittadini stimati in 3,7 miliardi i cui risparmi potranno essere quantificati in sede attuativa". Un importante intervento - si sottolinea - riguarda la tutela del paesaggio e l'edilizia. In particolare sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento". "La norma elimina - si legge nella nota - il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: il provvedimento dovrà essere sempre espresso in base ai principi stabiliti dalla legge 241 del 1990. Inoltre per quanto riguarda l'autorizzazione paesaggistica, al fine di assicurare la certezza dei tempi di conclusione del procedimento, si prevede l'obbligo dell'amministrazione competente, una volta decorso il termine, ridotto a 45 giorni per l'espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione". "In materia di tutela ambientale si prevede - aggiunge il comunicato - un complesso di norme per semplificare una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l'accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Infine, alcuni utili interventi per rendere la vita piu' semplice per i cittadini. Procedure più semplici: cambio di residenza e dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso contesto. Si evitano ai cittadini inutili peregrinazioni tra gli uffici e si previene l'evasione tributaria. Rilascio, su richiesta del diretto interessato, da parte degli Atenei, delle certificazioni dei titoli di studio anche in lingua inglese".

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