Vicenza: assemblea annuale di Terfidi Veneto

Vicenza: assemblea annuale di Terfidi Veneto

La cooperativa di garanzia al credito delle Confcommercio di Vicenza, Padova e Treviso conferma il proprio ruolo di supporto nell'accesso ai finanziamenti, anche agevolati . Per le imprese del terziario oltre 143 milioni di euro in finanziamenti garantiti.

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28 aprile 2015

 

La cooperativa di garanzia al credito delle Confcommercio di Vicenza, Padova e Treviso conferma il proprio ruolo di supporto nell'accesso ai finanziamenti, anche agevolatiIn una situazione di mercato ancora difficile per il commercio, turismo e servizi, Terfidi Veneto - la cooperativa di garanzia al credito delle Confcommercio di Vicenza, Padova e Treviso – conferma la propria fondamentale funzione di affiancamento al mondo delle imprese. Nell'assemblea annuale svoltasi ieri, nella sede Confcommercio di Vicenza, il presidente Paolo Chiarello ha illustrato il bilancio che ha visto la cooperativa fornire, alla chiusura dell'esercizio 2014, ben 143.687.976 euro di finanziamenti garantiti a favore delle  imprese, per un'operatività complessiva, nelle tre province, che ha portato all'approvazione di 1.247 pratiche. "Dall'analisi dei dati – spiega il presidente Chiarello – si evidenzia un calo diffuso nella concessione di garanzie su linee a medio termine e ciò significa  che perdura ancora una contrazione di investimenti da parte delle imprese". Il prestito a breve termine, per far fronte ad esigenze di liquidità, rimane dunque la richiesta più frequente a Terfidi Veneto da parte delle imprese del Terziario di Vicenza, Padova e Treviso. Rimane importante, comunque, anche il fronte delle agevolazioni, dove la cooperativa svolge la funzione di accompagnamento delle imprese nell'accesso ai vari fondi. Nel corso del 2014 sono state evase complessivamente 76 domande a valere sul Fondo di Rotazione Regionale L. 1/99 per oltre 3milioni di euro di  finanziamenti agevolati; oltre 870mila euro sono stati "girati" alle aziende grazie alla L.R. 1/2000 per l'imprenditoria femminile; mentre 343.183 euro hanno finanziato imprese giovanili (L.R. 57/99). Importante anche la voce "finanziamenti anticrisi"  (L.R. 5/2001), dove Terfidi Veneto ha assicurato 1milione e 511mila euro in agevolazioni. "Al di là di queste voci significative – sottolinea il presidente Paolo Chiarello – non va dimenticata anche tutta l'attività della cooperativa mirata a dare una consulenza alle imprese sul fronte dell'accesso al credito e dei rapporti con gli istituti bancari. Va detto infatti che, secondo le rilevazioni più recenti di Banca d'Italia, le condizioni di offerta di credito alle imprese sono migliorate, ma restano più stringenti per quelle di minore dimensione. I tassi di interesse medi sui nuovi prestiti, poi, sono scesi gradualmente, ma si mantengono superiori a quelli dell'area dell'euro. Da qui la necessità, per le imprese, di valutare sempre molto attentamente la loro operatività sul fronte bancario, anche ricercando quel supporto consulenziale che la cooperativa è in grado di fornire agli 8.763 soci di Vicenza, Padova e Treviso". Il presidente Chiarello non nasconde però le difficoltà che il sistema dei Confidi sta vivendo di riflesso dalla situazione economica in atto.  "La profonda e strutturale crisi che caratterizza l'economia italiana dal 2009 si è manifestata con tutta la sua forza sul sistema dei Confidi", afferma. In tal senso i punti più critici evidenziati anche nel corso dell'Assemblea sono l'elevato  incremento delle sofferenze bancarie, che rendono sempre meno sostenibile il costo delle garanzie; la contrazione dei volumi del credito che incide sull'equilibrio economico dei Confidi e l'attuale normativa  che privilegia le Banche nell'accesso diretto al Fondo Centrale di Garanzia, di fatto "disintermediando" l'attività dei Confidi. "Ciò nonostante – conclude il presidente Chiarello - i Confidi rimangono  un punto di riferimento per l'accesso al credito delle imprese, che diversamente sarebbe negato. Proprio in quest'ottica l'obiettivo futuro è quello di rafforzare il nostro sistema creando una massa critica sufficiente a  mantenere efficienza senza perdere il valore della vicinanza alle imprese del territorio". In tal senso si sta lavorando su una possibile fusione con altre realtà, arrivando alla creazione di un unico Confidi Regionale del settore terziario, operante in tutte le province del Veneto.

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