Vicenza: Federmoda chiede di rivedere regole di saldi e vendite di liquidazione

Vicenza: Federmoda chiede di rivedere regole di saldi e vendite di liquidazione

L'Associazione provinciale dettaglianti tessile-abbigliamento di Confcommercio chiede alla Regione, per mezzo di Federmoda Veneto, di modificare la norma su saldi e vendite di liquidazione, a tutela degli operatori corretti che rispettano le regole.

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20 gennaio 2015

 

L'Associazione provinciale dettaglianti tessile-abbigliamento di Confcommercio chiede alla Regione, per mezzo di Federmoda Veneto, di modificare la norma su saldi e vendite di liquidazione, a tutela degli operatori corretti che rispettano le regole. L'annuncio lo ha dato il presidente provinciale di categoria Matteo Garzaro, durante l'assemblea di categoria tenutasi ieri, 19 gennaio, nella sede dell'Associazione. All'incontro era presente anche Massimo Torti, segretario generale di Federmoda Italia. Dopo aver illustrato l'attività sindacale messa in campo nel 2014, nella sua relazione Matteo Garzaro è andato subito al punto. "Proprio nei giorni scorsi – ha affermato il presidente dei commercianti di abbigliamento vicentini - abbiamo scritto una lettera a Federmoda Veneto per sollecitare un intervento normativo della Regione che sanzioni, una volta per tutte, la pratica scorretta di anticipare i saldi attraverso l'utilizzo delle card e l'invio di sms, e-mail, messaggi sui social". Ma l'Associazione vicentina non si è fermata qui: "Abbiamo chiesto, anche – ha continuato -, che vengano cambiate le regole delle vendite di liquidazione totale per rinnovo locali, che troppo spesso sono un bel trucchetto per aggirare il blocco delle promozioni nei 30 giorni pre-saldo. Vogliamo che d'ora in poi l'obbligo di chiusura dopo la vendita sia di tre settimane anziché una. E che il periodo di svolgimento della liquidazione sia di quattro settimane anziché le attuali sei. Credo – ha sottolineato Garzaro - che con questi nuovi limiti molti "furbetti" la finiranno di giocare sul filo delle regole". Tornando all'attività sindacale del 2014, il presidente di Federmoda Vicenza ha ricordato i passi avanti fatti nel rapporto tra dettaglianti e fornitori. "La lettera che inviammo a tutti gli associati  chiedendo di introdurre nuove logiche nelle trattative con i fornitori, ha avuto un buon seguito – ha affermato Matteo Garzaro -. Chi ha accolto questa linea, l'ha condivisa e portata avanti, ha potuto in molti casi ottenere più tempo per saldare il pagamento della merce, ha potuto inserire nei contratti clausole di restituzione  dei capi, o prezzi speciali per quei prodotti che finiscono in saldo". Proprio per questo motivo il riequilibrio dei rapporti di filiera sarà ancora tra le azioni prioritarie che l'Associazione promuoverà quest'anno, assieme al capitolo della formazione, perché, ha sottolineato in chiusura di Assemblea il presidente Garzaro "un imprenditore che non si aggiorna perde già in partenza". Massimo Torti di Federmoda Nazionale, dopo aver sottolineato il ruolo di stimolo che l'associazione vicentina riveste a livello nazionale,  non ha mancato di tracciare un quadro difficile della situazione del dettaglio moda: "Nei primi nove mesi del 2014, per ogni nuova apertura nel settore si sono registrate due chiusure e anche se i saldi qualche segnale positivo lo hanno dato, è difficile che con il trend attuale si recuperino i cali dei mesi scorsi". E il tema saldi ha animato anche il dibattito: "Dalle nostre rilevazioni – ha spiegato il presidente Garzaro – nel Vicentino c'è stata una fiammata iniziale delle vendite, ma poi siamo tornati ai livelli del 2014. La parabola discendente si è forse arrestata per i più, ma resta paradossale che i capi più importanti oramai si vendano solo se scontati, facendo perdere ai negozi una consistente marginalità ". Il problema, in questo caso, sta anche nel fatto che i saldi partono troppo presto: "Sono diventati vendite promozionali di inizio stagione – ha concluso Garzaro – perdendo la loro vera funzione. Per questo, come Federmoda provinciale  ci faremo parte attiva perché in Veneto e nelle regioni contermini, si torni ad avere i saldi a febbraio e ad agosto, certamente il periodo più corretto per ridare senso a questo tipo di promozioni".

 

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