VII edizione del "Premio Libero Grassi" contro la mafia e le estorsioni

VII edizione del "Premio Libero Grassi" contro la mafia e le estorsioni

Sono 7 le scuole, sulle oltre 100 partecipanti da tutta Italia, premiate stamattina a conclusione della VII edizione del “Premio Libero Grassi”, iniziativa ideata da Solidaria, e realizzata con la collaborazione di Confcommercio, dello Sportello Legalità della Camera di Commercio di Palermo e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca.

L’edizione del Premio di quest’anno – dedicata al tema “Liberiamoci dal racket” - cade nel ventennale della morte di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia nel 1991 per aver denunciato i suoi estortori, acquisendo, pertanto, una valenza ancora più significativa e si apre con l'intervista che l'imprenditore rilasciò alla trasmissione Rai Samarcanda nel 1991, poco prima di essere assassinato. L'intera manifestazione è stata trasmessa in streaming sul portale Legalità dell'agenzia ANSA.

Queste le scuole premiate:

  • ITG Vincenzo Accardi di Campobello di Mazara (TP), per il miglior banner antiracket, premiato dal Procuratore Capo di Palermo, Francesco Messineo;
  • Arianna Tascone, studentessa del liceo scientifico tecnologico Enrico Mattei di Vasto (CH), vincitrice della sezione “lettera al caro estortore”, premiata dal Presidente di Solidaria, Salvatore Cernigliaro;
  • Istituto professionale Elsa Morante di Sassuolo (MO) per il migliore spot audio dal titolo “Liberiamoci dal racket”, premiato dal Presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg;
  • Istituto di istruzione superiore statale Carlo Gemmellaro di Catania, per il miglior spot video dal titolo “La mafia è un’ eredità che non dobbiamo permettere”, premiato dal Presidente della Commissione nazionale Sicurezza e Legalità di Confcommercio, Luca Squeri e dal Presidente della Camera di Commercio di Catania e Vicepresidente Confcommercio nazionale, Piero Agen.

Queste scolaresche hanno vinto un viaggio premio che inizia proprio oggi.

“Abbiamo voluto proporre un viaggio alternativo che intende coniugare il dovere della memoria con l’impegno concreto nella lotta alla mafia – dice Salvatore Cernigliaro di Solidaria -: dalle imprese dei Mille al coraggio di Peppino Impastato e di Libero Grassi passando per la strage di Portella della Ginestra. Una breve incursione nel nostro passato per comprendere l’importanza delle straordinarie esperienze che oggi sono rappresentate dalle cooperative che utilizzano a fini sociali i beni confiscati alla mafia e dalle iniziative di contrasto al racket”.

Sono stati assegnati, inoltre, 3 premi speciali, voluti dalla famiglia Grassi, ai seguenti istituti collegati in videoconferenza:

  • Scuola Media inferiore Aldo Moro di Santo Spirito (BA), per la sceneggiatura di uno spot audio dal titolo “Divorzia dal pizzo e sposa la tua libertà”;
  • Liceo Ginnasio Buratti di Viterbo, per la sceneggiatura di uno spot video dal titolo “La libertà per alcuni è solo sulla carta”;
  • Istituto d’Istruzione superiore Zanelli di Reggio Emilia, per la sceneggiatura dello spot video dal titolo “Il risveglio”.

“L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire alla riflessione collettiva del mondo scolastico il tema della lotta alle estorsioni – afferma Roberto Helg, Presidente della Camera di Commercio di Palermo - ma soprattutto realizzare una diffusa campagna di comunicazione sociale e di radicamento, fra le giovani generazioni e fra gli operatori economici, della consapevolezza della necessità di rifiutare quelle logiche mafiose, come il racket, che mortificano la libertà d’impresa”.

“Confcommercio sostiene il Premio Libero Grassi per la diffusione della cultura della legalità – dice Luca Squeri, presidente della Commissione Sicurezza e Legalità di Confcommercio – perchè il fenomeno delle estorsioni sarà eliminato solo quando denunciare sarà diventato scontato, naturale, un patrimonio collettivo della società civile e non più l'atto isolato di un eroe”.

“È giusto sottolineare il riferimento che Libero Grassi fa alla politica perchè questa prenda coscienza, come già ha fatto una parte della società civile, e si distacchi da personaggi e comportamenti in odor di mafia – ha detto il Procuratore capo di Termini Imerese, Alfredo Morvillo – La gente aspetta proprio dal mondo politico un messaggio chiaro, bisogna insistere sulla questione morale e culturale perchè non passi il messaggio che con certi personaggi vicini alla mafia si può anche convivere”.

Le parole di Morvillo sono state pienamente condivise sia dal Prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, che dal Procuratore Capo del capoluogo siciliano, Freancesco Messineo che hanno entrambi sottolineato, nei loro interventi, come “giornate come queste siano importantissime perchè ci consentono di trasmettere ai giovani una sorta di ideale testimone, perchè la mafia si può vincere a patto che si faccia squadra: società civile, forze dell'ordine, istituzioni e politica ”.

Alla VII edizione del Premio hanno aderito anche Transparency International Italia di Milano, il Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia, il Coordinamento Libero Grassi di Salerno, il Festival dell’Impegno Civile–Le Terre di Don Peppe Diana di Casal di Principe, Con le armi della Cultura di Roma, Pentapolis di Milano, Telejato di Partinico, il Consiglio Camerale della CCIAA di Palermo.

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca