Visco: "Stop ad aumenti Iva solo con coperture alternative "

Visco: "Stop ad aumenti Iva solo con coperture alternative "

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31 maggio 2019

Nelle sue Considerazioni finali, il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha sottolineato che "serve una composizione del bilancio pubblico più orientata verso misure a sostegno del lavoro e dell'attività produttiva, una strategia rigorosa e credibile per la riduzione dell'incidenza del debito pubblico, un disegno di riforme strutturali di ampio respiro, volto a rimuovere gli ostacoli di natura burocratica e amministrativa alla concorrenza, agli investimenti in capitale fisico e in capitale umano possono contribuire a un ritorno a tassi di crescita più elevati e ristabilire la fiducia nel mercato dei titoli pubblici". "Un'efficace azione di contrasto dell'evasione, nell'ambito di un'ampia riforma fiscale, - ha detto Visco -potrà facilitare questo processo", "La debolezza della crescita dell'Italia negli ultimi vent'anni non è dipesa né dall'Unione europea né dall'euro; quasi tutti gli altri Stati membri hanno fatto meglio di noi. Quelli che oggi sono talvolta percepiti come costi dell'appartenenza all'area dell'euro sono, in realtà, il frutto del ritardo con cui il Paese ha reagito al cambiamento tecnologico e all'apertura dei mercati a livello globale". "La specializzazione produttiva in settori maturi - ha osservato il governatore della Banca d'italia ha esposto l'economia alla concorrenza di prezzo di quelle emergenti. Le esitazioni nel processo di riduzione degli squilibri nei conti pubblici hanno compresso i margini per le politiche volte alla stabilizzazione macroeconomica e a innalzare durevolmente la crescita. Sta a noi maturare la consapevolezza dei problemi e affrontarli, anche con l'aiuto degli strumenti europei. Altri hanno saputo farlo in modo efficace". Se nel 2020 si dovessero disinnescare le clausole di salvaguardia dell'Iva "senza compensazione" si avrebbe un avanzo primario inferiore a mezzo punto di Pil che "non sarebbe compatibile con la riduzione dell'incidenza del debito sul prodotto" e "avrebbe ripercussioni negative sul premio al rischio dei titoli pubblici e, per questa via, sull'attività economica". "Per tutte le opzioni percorribili - ha aggiunto Visco - vanno valutati in maniera accurata e trasparente i potenziali effetti sulla domanda, l'attività economica e la distribuzione dei redditi". 

Nel 2018 crescita dei consumi più che dimezzata

"Nel 2018 la spesa delle famiglie, in ripresa dalla primavera del 2014, e' cresciuta in termini reali a un ritmo piu' che dimezzato rispetto al 2017 (dall'1,5% allo 0,6%). Il rallentamento e' ascrivibile soprattutto alla componente dei servizi, su cui si concentra poco piu' della meta' del totale dei consumi privati. Anche gli acquisti di beni hanno decelerato: sono diminuiti quelli non durevoli, mentre i consumi di beni durevoli sono aumentati". E' quanto si legge nella Relazione annuale della Banca d'Italia in cui si evidenzia che "i consumi hanno tratto sostegno dalla crescita del potere d'acquisto delle famiglie e da condizioni distese dell'offerta del credito al consumo". 

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