Visco: "Bene conciliare crescita con equilibrio conti pubblici"

Visco: "Bene conciliare crescita con equilibrio conti pubblici"

Giornata mondiale del risparmio: il governatore di Bankitalia "promuove" l'esecutivo nella trattativa con l'Unione europea sui conti pubblici: "Data la fase recessiva il Governo ha opportunamente deciso di rendere più graduale il processo di riequilibrio dei conti pubblici".

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31 ottobre 2014

 

Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, promuove l'esecutivo nella trattativa con l'Unione europea sui conti pubblici: "data la fase recessiva il Governo ha opportunamente deciso di rendere più graduale il processo di riequilibrio dei conti pubblici". Per il governatore, infatti, è importante conciliare i vincoli importi dalla Ue con la crescita: però ora serve "la rapida definizione di tutti gli aspetti di questa strategia" per "innalzare il potenziale di sviluppo del Paese". Parlando alla giornata del risparmio, Visco ha ricordato come il "Consiglio Ue dello scorso giugno ha sottolineato l'importanza di sfruttare 'al meglio' la flessibilità già ora insita nel Patto di Stabilità". Il governatore di Bankitalia ha spiegato che sono consentite "deviazioni temporanee dagli obiettivi di bilancio in caso di eventi fuori controllo e recessioni severe". Come nel caso dell'Italia. Visco ha infatti sottolineato la difficoltà del momento e il rischio che la bassa crescita si rifletta sugli investitori internazionali con lo spettro di tornare in una spirale negativa come nell'estate del 2011:  "L'interesse degli investitori per i titoli italiani deve tornare a mostrare chiari segnali di ripresa per evitare che la bassa crescita finisca per riflettersi sulle loro valutazioni". Visco ha quindi messo in guardia il governo: "Le favorevoli condizioni finanziarie" del 2014 potrebbero "svanire in maniera repentina". Per il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan "gli operatori ed i mercati hanno ben accolto la Legge di Stabilità orientata al sostegno della crescita, più in generale stanno accordando piena fiducia ad un progetto politico che intende promuovere lo sviluppo del Paese sciogliendo i nodi strutturali accumulati nel tempo. Ora serve la fiducia di imprese e famiglie". Il governatore è poi tornato a parlare degli stress test condotti dalla Bce: "E' stato un esercizio utile, c'è stato un confronto complesso, a volte caratterizzato da valutazioni contrastanti". Per Visco sulle banche italiane "ha inciso un'economia" che ha avuto "uno fra i peggiori andamenti in Europa" negli ultimi anni. E quindi le carenze di capitale emerse "confermano nell'insieme" le stime di un anno fa dell'Fmi e della Banca d'Italia, che oscillavano fra i 6 e i 14 miliardi di euro a fronte dei 9,7 indicati dalla Bce prima degli aumenti di capitale del 2014.

In particolare "le potenziali carenze di capitale" emerse nell'esame Bce "riguardano due banche le cui difficoltà sono in ampia misura l'eredità di episodi passato di mala gestio che la Banca d'Italia in stretto raccordo con l'autorità giudiziaria, ha contribuito a portare alla luce".

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