Visco: "i prestiti Bce alle banche devono andare all'economia"

Visco: "i prestiti Bce alle banche devono andare all'economia"

Audizione del Governatore della Banca d'Italia davanti alla Commissione Finanze della Camera sull'attuazione dell'Unione bancaria europea e il credito all'economia. I prestiti alle società non finanziarie "riprenderanno a crescere non prima della metà del 2015".

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16 dicembre 2014
La ripresa dei prestiti in Italia sarà solo graduale e per quanto riguarda le imprese, in particolare, bisognerà attendere ancora fino a metà del prossimo anno per veder ripartire i finanziamenti. Ma le banche devono comunque impegnarsi a fare la loro parte e mantenere i propri impegni, garantendo che i finanziamenti ottenuti dalla Bce vadano effettivamente all'economia. D'altra parte non bisogna dimenticare che sulla ripresa della congiuntura e del credito pesa una dinamica dei prezzi ancora "pericolosamente debole", con i rischi di deflazione che non possono essere ignorati. In una lunga audizione davanti alla Commissione Finanze della Camera sull'attuazione dell'Unione bancaria europea e il credito all'economia, il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, non ha fatto mistero dei suoi timori per lo stato di salute dell'economia europea e di quella italiana in particolare. E ha come sempre indicato le proprie priorità per far fronte a eventuali nuovi rischi. Tra questi ad esempio quello di un eccessivo ulteriore calo dei prezzi. "Non siamo in una situazione di deflazione - ha detto - ma i rischi non possono essere ignorati". Se però il carovita dovesse diminuire ulteriormente, cosa probabile visto
il deprezzamento del petrolio, "occorrerà - ha avvertito il Governatore - avviare, con tempestività ulteriori interventi di acquisti di titoli su larga scala". Per quanto riguarda l'andamento del credito, Visco ha osservato che esso risente "soprattutto dell'incertezza sulle prospettive di crescita, che influenzano sia la domanda sia l'offerta di finanziamenti" e che la ripresa dei prestiti bancari "sarà necessariamente graduale: stimiamo che quelli alle società non finanziarie riprenderanno a crescere non prima della
metà del 2015, mentre i prestiti alle famiglie potrebbero tornare a aumentare già nei primi mesi dell'anno". E per quanto abbia nuovamente ribadito che "è essenziale" che la liquidità fornita alle banche tramite gli Tltro vada a sostenere l'erogazione di fondi a imprese e famiglie, il governatore ha ricordato tuttavia che in Italia l'ambiente "è scarso" e proprio per questo "i buoni imprenditori non investono". Visco si è quindi detto nuovamente convinto che affrontare il tema della legalità e' di "cruciale" importanza. Al di là di queste considerazioni, tuttavia, il Governatore è tornato a sottolineare la necessità che le imprese riducano la loro eccessiva dalle banche e facciano sempre piu' ricorso al mercato dei capitali per finanziarsi. 
 

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