In Lombardia il calo dei consumi più consistente d’Italia

In Lombardia il calo dei consumi più consistente d’Italia

Per il presidente della Confcommercio regionale, Carlo Sangalli, la regione “ha vissuto in prima linea la trasformazione e la crisi" indotte dall’emergenza sanitaria. "L'estate sia la stagione della svolta nel turismo".

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28 giugno 2021

Il Covid ha comportato per la Lombardia, tra le altre conseguenze, una diminuzione dei consumi pari al 12,4%, più alto della media italiana. Lo ha affermato il presidente della Confcommercio regionale, Carlo Sangalli, durante la terza edizione del webinar "Il mondo dei servizi tra criticità e prospettive", organizzato da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza insieme alla sede milanese della Banca d'Italia. "L'Italia di oggi - ha detto Sangalli - è un Paese profondamente diverso da quello di quindici mesi fa: provato dalla pandemia, più fragile e polarizzato tra territori, tra generazioni, tra classi sociali. E proprio la Lombardia ha vissuto in prima linea questa trasformazione e questa crisi".

Nella regione, infatti, "tra inizio novembre 2020 e la fine di aprile 2021 - ha rilevato Sangalli – il grado di restrizione delle misure è stato tra i più alti a livello nazionale. E sul piano imprenditoriale questo ha impattato particolarmente sul mondo dei servizi. Così l'emergenza è ancora aperta per un terziario di mercato che ha subito un calo dei consumi superiore alla riduzione del reddito delle famiglie: si è consumato, in pratica, ancora meno di quanto si sarebbe potuto". Un fenomeno che si spiega con “il clima di incertezza e la mancanza di fiducia che l'incertezza genera”. "Il nostro sistema imprenditoriale sta mettendo in campo un enorme e originale sforzo di ripensamento, individuale e collettivo. Servono – ha concluso Sangalli - nuovi sostegni per le imprese più penalizzate dalle chiusure e soprattutto progetti, riforme e investimenti”.

 

Confcommercio Lombardia: "l’estate sia la stagione della svolta nel turismo"

Confcommercio Lombardia, con il sistema Confturismo, ha preso parte all’inaugurazione della stagione turistica italiana a Tremezzina, sul Lago di Como, alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dell’assessore al Turismo, Lara Magoni.

Il 2020 si è chiuso con un -70% di arrivi , un -60% di presenze e cali di fatturato sino al 90% nelle strutture ricettive, dovuti in larga misura alla forte dipendenza del settore dalla componente estera. I primi mesi del 2021 non hanno segnato un’inversione di tendenza, con le misure di contenimento sanitario che hanno di fatto cancellato la stagione invernale e compromesso quella primaverile. Nel quadrimestre gennaio–aprile 2021 si è infatti registrato un crollo di circa l'80% degli arrivi rispetto al 2019.

L’attenzione è puntata quindi su questa estate. La grande incognita, soprattutto per la Lombardia, resta quella del turismo straniero: "il turismo nazionale porterà parziale sollievo nelle tradizionali località di villeggiatura, dai laghi alle montagne, ma gli arrivi internazionali restano fondamentali, per queste destinazioni come per le grandi città”, afferma Confcommercio Lombardia. “Per questo ci aspettiamo comunque una ripresa a macchia di leopardo, con differenze in base ai settori di attività e alle caratteristiche dei territori. Resta comunque fortissima la voglia di ricominciare da parte di tutti gli operatori, le nostre imprese sono motivate e pronte a cogliere ogni occasione di ripresa”.

Fondamentale perciò assecondare la ripartenza e in questo senso “è positivo – rileva l’Associazione - l’annuncio da parte del ministro Garavaglia dell’estensione del superbonus, seppur all’80%, anche al settore turistico. Resta comunque la necessità di un percorso di accompagnamento per chi ancora è in difficoltà ed interventi su alcune direttrici fondamentali: ricostituire il capitale umano del settore, attivare un piano di aggiornamento e di digitalizzazione - terreno su cui si gioca l’incrocio tra domanda e offerta – e spingere gli investimenti sulla transizione verde per un turismo di qualità, sostenibile, di scoperta".

“E poi - conclude Confcommercio Lombardia - un grande piano di marketing internazionale che risvegli nel mondo la ‘voglia di Lombardia’, una regione che può offrire luoghi di una bellezza senza pari, e, soprattutto, metta in evidenza quanto è stato realizzato sul fronte della sicurezza. Occorre, insomma, che sia fatto tutto il possibile perché i prossimi siano i mesi dell’inversione di tendenza definitiva, anche grazie al volano offerto della ripresa dei grandi eventi, a partire da settembre”.

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