"Le Regioni sono chi piu' chi meno i principali attori di sviluppo del territorio. Per tanti anni il Lazio e' stato freno. Oggi l'obiettivo credibile e' portare il Lazio a diventare il distretto dell'eccellenza europea. Accettiamo la sfida di far diventare il Lazio uno dei motori dello sviluppo italiano: il Lazio ce la puo' fare". Lo ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti intervenendo all'assemblea della Confcommercio Lazio. "Noi abbiamo una responsabilita' nei confronti dell'Italia. Se aggrediamo i cinque nodi strutturali c'e' la possiamo fare - ha aggiunto". "I cinque nodi sono: assenza di programmazione; abnorme debito della Pa; eccessiva fiscalita'; inesistenza delle politiche del credito; insopportabile burocrazia che uccide le pmi . Noi li stiamo aggredendo". Zingaretti ha poi ricordato il Patto per lo Sviluppo e per il Lavoro sottoscritto con 23 associazioni di categoria e ha ribadito l'importanza di lavore di concerto con le imprese del territorio per fare del Lazio la Regione più visitata durante il periodo di Expo 2015. "Dobbiamo pensare - ha aggiunto Zingaretti - allo sviluppo dei nostri centri urbani e alla loro promozione nel mondo per essere in grado di proporre un'offerta unica nel suo genere". "Il governatore ha poi sottolineato che "c'e' un'inversione di tendenza nei flussi di spesa, c'e' una crescita della richiesta di credito delle pmi e delle imprese nel Lazio nei confronti degli istituti di credito, tutti segnali positivi di una voglia di tornare ad investire. Segnali, quindi, che la politica di accorciamento dei pagamenti, di investimenti diretti sta pagando". "Il Lazio- ha concluso- ha accettato fino in fondo questa sfida: non osservare che le cose accadano ma diventare la nuova locomotiva italiana dello sviluppo e della ripresa. Stiamo cercando di mettere le carte in regola per quanto riguarda questa sfida".