"Black Friday": nei negozi su le vendite, non i margini

"Black Friday": nei negozi su le vendite, non i margini

Federazione Moda Italia stima un incremento del 42% delle vendite in oltre 35mila negozi di moda che aderiranno, Aires perplessa sugli sconti praticati da merchant e piattaforme online.

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25 novembre 2019

Dopo la “giornata dei single” cinese dell’11 novembre con vendite online da record è il momento di un’altra festa importata, il Black Friday, che quest’anno cade il 29 novembre. C’è fermento nel settore moda perché si avvicina il Natale e torna la voglia di shopping. Il Black Friday è un’occasione per i consumatori che potranno permettersi un acquisto in più in una sola giornata di shopping scontato generando un incremento medio delle vendite del 42%. In Italia aderiranno oltre 35mila negozi di moda. Per le attività commerciali il venerdì sarà effettivamente nero perché, pur incrementando il volume delle vendite, diminuiranno i margini in piena stagione.

“Guardiamo con attenzione a questo evento che arriva dagli Usa con sempre più forza mediatica e dà avvio allo shopping natalizio con prezzi ribassati unicamente per quel giorno. Condanniamo però quella versione ‘made in Italy’ - dice Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio - che, da ‘evento-brand’ si è snaturato in weekend o addirittura in settimane di sconti, sacrificando in piena stagione le marginalità già risicate dei negozi multibrand. Per questo nella riunione della Giunta nazionale della Federazione del 25 novembre si è proposto di organizzare un evento come lo ‘Small Business Day’ capace di riconoscere e valorizzare il ruolo di presidio sociale ed il contributo dei nostri negozi in termini di professionalità, servizio, sicurezza e decoro alle nostre città. Sarebbe d’aiuto e darebbe maggiore attenzione ai negozi sotto casa, incoraggiando al contempo residenti, consumatori e comunità a supportare le piccole attività senza chiedere in cambio sconti che non fanno altro che mettere in crisi la sopravvivenza del nostro modello di vendita”. “È chiaro a tutti che, con la globalizzazione, è impossibile competere con i colossi del web, così come è altrettanto chiaro che una giornata di sconti in piena stagione non potrà mai rappresentare un punto di svolta per le nostre attività, ma con una giornata dedicata alle piccole imprese del territorio si può provare a costruire una diffusa e condivisa consapevolezza sul loro reale valore”, conclude Borghi.

Anche Aires/Confcommercio (Associazione italiana retailers elettronica ed elettrodomestici) avanza  dei dubbi sul “Black Friday”, pure se i negozi online e offline di elettronica di consumo e di elettrodomestici sono stati trai primi a coglierne le opportunità. Il direttore generale Davide Rossi, sentito dal Sole 24 Ore, esprime parecchie perplessità sugli sconti praticati da merchant e piattaforme online: “non è ben chiaro se gli sconti dichiarati dalle parti terze che si appoggiano a queste piattaforme siano infatti reali e se ci siano controlli sulla loro veridicità da parte delle stesse piattaforme che li promuovono. Ci sembra abbastanza ingannevole e distorsivo della concorrenza che si possano sbandierare al pubblico sconti sui prezzi praticati in realtà da operatori terzi sui quali non si ha un reale controllo. Se poi emergesse che nelle settimane precedenti le piattaforme sono intervenute per mantenere alti i prezzi allora saremmo di fronte a un fenomeno allarmante”, spiega.

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