Bologna dice no all'abusivismo e abbraccia la legalità

Bologna dice no all'abusivismo e abbraccia la legalità

"NO abusivismo. SI legalità" è lo slogan dell'iniziativa della Confcommercio felsinea per promuovere insieme alle istituzioni i valori della legalità e della sicurezza negli acquisti. La campagna sarà pubblicata sui quotidiani locali e verranno distribuiti oltre 10mila locandine e volantini nei mercati e nei negozi nella Città Metropolitana.

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11 giugno 2019

"NO abusivismo. SI legalità", questo è lo slogan della campagna di sensibilizzazione promossa da Confcommercio Ascom Bologna con il patrocinio della Prefettura, del Comune e della Polizia Municipale, di Bologna, della Questura, del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. La campagna, nata su iniziativa della Confcommercio di Bologna, è stata portata avanti in questi anni rispondendo innanzitutto a una logica di carattere associativo. Ogni anno la nostra confederazione organizza la Giornata di Confcommercio "Legalità, mi piace", incentrata sulle attività criminali che colpiscono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. Il presupposto dell'iniziativa nazionale è che legalità e sicurezza siano requisiti essenziali per la crescita e lo sviluppo delle imprese. Oggi, quella stessa logica di intervento e di prevenzione si estende e si rafforza nella nostra città metropolitana attraverso un patto di collaborazione che coinvolge tutte le Istituzioni del territorio, impegnandole ancor di più in uno sforzo comune che punta a sensibilizzare i consumatori ed a tutelare in egual misura imprese regolari e lavoratori. L'abusivismo commerciale è un'attività illegale. Se si acquistano prodotti contraffatti proposti per le strade della città, si aiutano infatti le organizzazioni criminali e si contribuisce indirettamente allo sfruttamento del lavoro nero. La scelta dei consumatori si deve quindi orientare, questo è il forte messaggio lanciato con questa campagna, solo su prodotti originali acquistati presso i commercianti di fiducia. A partire da giugno la campagna ‘NO abusivismo. SI legalità' sarà pubblicata sui quotidiani locali e verranno distribuite oltre 10.000 locandine e volantini nei mercati e nei negozi nella Città Metropolitana. La comunicazione sarà rilanciata sui profili social di Confcommercio Ascom Bologna e delle Istituzioni coinvolte. Gli effetti prodotti dall'illegalità hanno un impatto profondo ed esteso sulle performance e la competitività delle imprese, sulla qualità degli acquisti dei consumatori e sui livelli di insicurezza e degrado. Per queste ragioni si è inteso promuovere una campagna di sensibilizzazione con la quale chiedere alle imprese, alle istituzioni e ai consumatori di fare sistema, ognuno nei propri ambiti, per ridurre la portata di fenomeni criminali che danneggiano il nostro territorio. Quattro imprese su cinque (fonte Confcommercio Imprese per l'Italia) si ritengono infatti danneggiate dall'illegalità e dai meccanismi commerciali fuori dalle regole, fenomeni che sono sempre più accentuati anche nella nostra Provincia. La vendita di prodotti e servizi senza le necessarie autorizzazioni o contraffatti è il meccanismo fuori dalle regole più grave e pericoloso. Questa concorrenza sleale, riducendo ricavi e fatturato, a causa delle "mancate vendite" costituisce per le aziende un ostacolo allo sviluppo e all'occupazione. Al riguardo, alcuni dati possono aiutare a comprendere meglio l'incidenza che tali fenomeni hanno sulla vita e sulla competitività delle imprese: a livello nazionale, infatti, si stima che nel 2018 l'abusivismo commerciale abbia comportato perdite di fatturato alle aziende del settore pari a 8,4 miliardi di Euro. Un danno evidente che, oltre a colpire duramente gli imprenditori, mette a rischio migliaia di posti di lavoro regolari. La nostra campagna di sensibilizzazione si concentra su queste tematiche anche in virtù di un'altra, fondamentale, considerazione: in tanti settori economici (quali, ad esempio, ristorazione, ospitalità alberghiera, pubblico spettacolo e accoglienza turistica) si moltiplicano fenomeni di concorrenza sleale che, di fatto, sconfinano nella totale illegalità. Fenomeni che emergono chiaramente nel caso di forme di ristorazione non imprenditoriali e di ricettività extra alberghiera sorte in alcuni territori della Città Metropolitana di Bologna a seguito di un'impennata della domanda turistica. Per il consumatore il motivo principale dell'acquisto di prodotti o servizi illegali è di natura economica e prescinde da una valutazione della qualità e dei rischi per la salute. Senza poi considerare che, spesso, queste forme di illegalità sono accompagnate a fenomeni di degrado e insicurezza osservabili, in particolare, nelle vie del centro storico di Bologna ma anche nella periferia. "Questa è una campagna per consumatori e clienti. A novembre festeggiamo la giornata della legalità a livello nazionale - ha detto il presidente di Confcommercio Bologna, Enrico Postacchini - e noi ci mettiamo avanti per poter dare qualche risultato a livello locale. Serve una collaborazione molto stretta con le forze dell'ordine, il leit motiv deve essere: legalità e regole uguali per tutti". Per il prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, "la trasversalità del dramma della contraffazione e dell'abusivismo può essere superata soltanto con una trasversalità di interventi delle istituzioni pubbliche, delle associazioni private e del privato sociale. Questo perché coinvolgendo diversi aspetti della vita quotidiana delle persone - ha concluso - bisogna fare una sinergia di attacco in senso contrario". 

 

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