Nuovi standard Anssat e un protocollo d’intesa per l’autotrasporto sicuro

Nuovi standard Anssat e un protocollo d’intesa per l’autotrasporto sicuro

A Roma si è tenuto un convegno Anssat-FederSicurezza, con la partecipazione più Associazioni di diversi comparti impegnate a redigere un protocollo d’intesa che metta al centro la sicurezza degli uomini e delle loro attività.

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29 novembre 2019

Il 29 novembre a Roma, nella sede di Confcommercio, si è tenuto un convegno sul tema dell’autotrasporto organizzato da convegno Anssat-FederSicurezza, con la partecipazione più Associazioni di diversi comparti impegnate a redigere un protocollo d’intesa che metta al centro la sicurezza degli uomini e delle loro attività.

“Se per pagare meno il trasporto, ben 3mila veicoli da 108 tonnellate circolano su infrastrutture pensate per una circolazione molto inferiore, i rischi strutturali sono immani. Rischi che peraltro potrebbero essere scongiurati da una sensoristica ad hoc”, ha ammonito Paolo Uggè vicepresidente di Confcommercio e vicepresidente Vicario di Conftrasporto.

La questione normativa ha portato il dibattito su un secondo quesito: siamo certi che chi sovrintende alla sicurezza abbia le competenze per farlo? “Nel settore dei servizi di sicurezza – ha specificato Luigi Gabriele, presidente di Federsicurezza, non abbiamo più interlocuzioni con l’autorità tutoria, con il risultato che l’Amministrazione sta partorendo abomini come le guardie giurate a partita Iva”.

“E ammettendo che chi sovrintende alla sicurezza abbia le competenze per farlo, chi deve poi comprare la sicurezza è in grado di comprendere che la tecnologia e la formazione del personale presentano poi un conto da pagare?”, ha chiesto provocatoriamente all’uditorio Ignazio Arecco, presidente di A.I.Per.T., Associazione Italiana Periti Trasporti.

“Il rapporto tra sicurezza e costi è sempre stato delicato, ma bisogna far prendere atto alla committenza che la sicurezza low cost non può esistere”, ha ammonito Antonello Villa, membro del Committee Monitoring in CoESS – Confederation of European Security Services. “La verità, ha replicato Claudio Gatti, che per 42 anni ha militato nella Polizia di Stato - è che l’Amministrazione non ha risorse né personale sufficiente, e ha inoltre un apparato burocratico pachidermico, che le fa perdere costantemente terreno rispetto ad un’evoluzione tecnologica che corre ad alta velocità”.

E’ un vero peccato, perché la tecnologia funziona. Lo dimostrano i numeri, “al netto dei sensazionalismi mediatici o del procurato allarme di chi vuole vendere sensori e allarmi a tutti i costi”, ha detto Romano Lovison, presidente di ANSSAT, Associazione Nazionale Servizi Satellitari e Telematici. Il settore dell’autotrasporto sta infatti oggi vivendo un fenomeno criminoso che si potrebbe ritenere fisiologico. E questo grazie alle tecnologie satellitari messe in campo negli anni. Non vanno inoltre sottovalutate la componente umana e le sofisticazioni cyber, vera minaccia futura per la sicurezza del comparto. È dunque essenziale, per attivare un processo virtuoso, che l’intera filiera del comparto – stakeholder inclusi, con l’universo delle Assicurazioni in testa – sia coinvolta e responsabilizzata. Questa è la linea di pensiero che contraddistingue i nuovi livelli di sicurezza redatti da ANSSAT, come ha puntualizzato il segretario Gianfranco Iovino.

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