Fermiamo la contraffazione (progetto)

Fermiamo la contraffazione

Progetto Nazionale di Educazione all'Acquisto Legale e Responsabile

Confcommercio–Imprese per l'Italia nel 2016 ha lanciato il "Progetto nazionale di educazione all'acquisto legale e responsabile: Fermiamo la contraffazione" iniziativa finalizzata alla sensibilizzazione e all'informazione su tutti i fenomeni illegali quali il racket, l'usura e la corruzione che alterano il mercato e falsano la concorrenza a scapito delle imprese "sane", ma con un particolare accento su contraffazione e abusivismo.

Per aumentare la consapevolezza di quali possano essere gli effetti dell'acquisto di merci contraffatte, si è deciso di puntare su una comunicazione più immediata, quella del linguaggio teatrale e di destinare una particolare attenzione - oltre che alle imprese e alle istituzioni - al mondo della scuola, muovendo dalla convinzione che per la costruzione di una diffusa coscienza etica è utile e necessario lavorare con gli studenti, che sono già i consumatori di oggi, ma saranno i cittadini, gli imprenditori e i lavoratori di domani.

Più di 6000 studenti hanno assistito e partecipato attivamente alle 12 tappe organizzate, nel 2016 e 2017 in tutta Italia da Confcommercio che ha sostenuto la messa in scena dello spettacolo "Tutto quello che sto per dirvi è falso" (http://tuttofalso.org) scritto da Andrea Guolo e interpretato da Tiziana Di Masi, inserendolo in un format nel quale si affrontano oltre alla contraffazione i diversi fenomeni criminali.

In ciascuna tappa, organizzata da Confcommercio nazionale in collaborazione con le strutture della Confcommercio territoriale di riferimento, lo spettacolo è preceduto dai saluti del Presidente ospitante e  una introduzione di Anna Lapini, componente di Giunta nazionale Confcommercio  incaricata per la legalità e la sicurezza, che illustra le motivazioni che hanno portato alla realizzazione del progetto per l'educazione all'acquisto legale e l'impegno di Confcommercio per la creazione di un contesto sicuro e di una cultura della legalità che possano contribuire a contrastare i fenomeni criminali che limitano la libertà d'impresa.

Al termine della rappresentazione, che prevede un coinvolgimento attivo degli spettatori ed in particolare degli studenti, sono gli stessi ragazzi ad animare il dibattito, sulla base delle sollecitazioni emerse, con i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni presenti all'evento.

 

Menù di navigazione