BOCCA: "IMPRESE UNITE PER IL MINISTERO DELLE POLITICHE TURISTICHE"

BOCCA: "IMPRESE UNITE PER IL MINISTERO DELLE POLITICHE TURISTICHE"

D:21-9-2004 P:01 T:PER IL TURISMO UN ANNO NERO MA CI SONO SEGNALI DI RISVEGLIO

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21 settembre 2004
Bocca: “le imprese vogliono il Ministero delle politiche turistiche”

Bocca: “le imprese vogliono il Ministero delle politiche turistiche”

 

Se, paradossalmente, si potesse promuovere un referendum per la creazione di un Ministero delle politiche turistiche si otterrebbero percentuali bulgare, con un’adesione plebiscitaria delle imprese, la piena solidarietà dei lavoratori e dei consumatori, la partecipazione delle amministrazioni locali più consapevoli e la condivisione di molti politici. Ad esserne convinto è il presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, che ne ha parlato alla Conferenza del turismo ai Magazzini del cotone a Genova.

“Il turismo è o non è il petrolio dell'Italia?”, si è chiesto Bocca. “Io credo - ha aggiunto - che nessun Paese arabo faccia a meno di una forte autorità di governo centrale per la

politica del petrolio. Senza rimettere in discussione l’assetto delle competenze istituzionali in materia di turismo, perché non darci allora uno strumento come quello che l’agricoltura si è data dopo il referendum del 1993 che ha portato alla costituzione del Ministero per le Politiche agricole e forestali? Non si tratta di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta, ma di garantire al Paese, alle Regioni e alle imprese la possibilità di avere un vero ed efficace indirizzo e coordinamento. Siamo certi che oggi esistono le condizioni perché questo sogno diventi realtà; in questi due giorni, da più parti, questa esigenza è stata rappresentata con forza”.

Bocca ha poi avanzato altre richieste: eliminare o ridurre il differenziale di aliquote Iva rispetto ai nostri competitori europei; ripensare gli aggravi dei canoni demaniali e le tasse sui biglietti aerei; investire su comparti ad alto potenziale come il turismo congressuale; defiscalizzare l’innovazione tecnologica.

Quanto alla riforma dell’Enit, il presidente di Confturismo ha sostenuto che per le imprese è necessaria la creazione di una sola entità pubblica per la promozione della filiera turistica, con la partecipazione prevalente delle Regioni, ma sostanziale delle imprese e con risorse finanziarie almeno pari a quelle dei competitori. “La riforma dell’Enit - ha concluso Bocca - non è però sufficiente a risolvere i problemi del turismo. Serve soprattutto un soggetto autorevole di riferimento, una politica organica di settore e una capacità nazionale di gestire il prodotto e la sua qualità. La soluzione semplice esiste, è sotto gli occhi di tutti”.

 

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