A Trieste nasce la prima Comunità Energetica "Rinnovabile"
A Trieste nasce la prima Comunità Energetica "Rinnovabile"
Si chiama ConfcommercioCÈR l'iniziativa che consente alle imprese di autoprodurre e condividere energia rinnovabile, abbattendo i costi e accelerando il passo verso modelli di sviluppo sostenibili.
In un momento storico segnato da costi energetici insostenibili e da una transizione ecologica che non può più attendere, Confcommercio Trieste accende i riflettori su un progetto che coniuga concretezza e visione: ConfcommercioCÈR, la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’intero sistema associativo regionale. L'iniziativa, presentata ufficialmente durante l’Assemblea dell’associazione a Villa Russiz, rappresenta un punto di svolta. L’obiettivo è tanto ambizioso quanto necessario: consentire alle imprese di autoprodurre e condividere energia rinnovabile, abbattendo i costi e accelerando il passo verso modelli di sviluppo sostenibili, in linea con l’Agenda 2030 dell’Unione Europea.
“È una risposta concreta – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Trieste, Antonio Paoletti – nata da una visione chiara: sostenere le aziende del territorio in un periodo in cui l’energia è diventata un onere quasi insostenibile”. E i numeri parlano da soli: secondo l’Osservatorio Energia di Confcommercio, a gennaio 2025 le bollette del terziario risultano aumentate del 24% rispetto allo stesso mese del 2024 e del 56% rispetto al periodo pre-crisi del 2019. La CER di Confcommercio non è un’idea improvvisata. Il progetto ha preso forma attraverso un’attenta fase di analisi e pianificazione tecnica, condotta con il supporto scientifico dell’ENEA: dalla raccolta delle manifestazioni d’interesse alla mappatura delle superfici disponibili, dalla geolocalizzazione delle imprese fino all’elaborazione dei dati per l’individuazione delle cabine primarie. Sotto i riflettori, i comparti più energivori del terziario: ospitalità, ristorazione, servizi e grande distribuzione organizzata, i più colpiti dai rincari.
Ma l’orizzonte va oltre il mero risparmio in bolletta. “Parlare di sostenibilità – ha aggiunto Paoletti – non può significare adottare approcci ideologici. Serve equilibrio tra esigenze ambientali e produttive. Servono scelte concrete, condivise, lungimiranti”. In questo senso, ConfcommercioCÈR non si rivolge solo alle imprese, ma apre le porte anche a soggetti istituzionali e altri attori del territorio, in un’ottica di partecipazione allargata e responsabilità collettiva. Per Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Friuli Venezia Giulia, la transizione energetica non è più una questione di futuro: “È una necessità immediata. Con questa Comunità Energetica vogliamo offrire alle aziende del terziario una risposta strutturata, innovativa e sostenibile, che rafforzi il legame con il territorio e contribuisca a costruire un modello economico più resiliente”.