Concessioni demaniali, "tragico il rilascio solo a offerta massima"

Concessioni demaniali, "tragico il rilascio solo a offerta massima"

Confturismo in audizione alla Camera sull'esame dei progetti di legge di revisione e riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo. "Senza concessione alcuni campeggi e alberghi verrebbero uccisi". "Unione norme tra porti e spiagge fonte di spaventosi conflitti".

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9 maggio 2017

"Tutte le autorità che rilasciano le concessioni demaniali spesso si basano esclusivamente sulla massima offerta economica. Una cosa tragica. Perché nella vita uno nasce e va avanti anche per titoli, per come si è comportato, per come si è comportato nei confronti del fisco. Purtroppo sembra che qui il vil denaro sia l'elemento base".  Lo ha detto il rappresentante di Confturismo nel corso di un'audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Finanze e Attività produttive sull'esame dei progetti di legge su revisione e riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo. "Ci sono casi particolari di concessionari – ha proseguito - che non sono il semplice stabilimento balneare. Colui che ha la concessione ma è titolare di un camping, di un albergo, a monte ha una struttura che vale milioni e che vive vendendo anche quel pezzo di spiaggia. Verrebbe drasticamente ucciso se gli fosse tolta questa possibilità". Inoltre, per quanto riguarda nello specifico i campeggi, "leggendo anche quanto sostiene il Demanio, il settore dell'open air, e in particolare i campeggi, sono aziende ormai talmente strutturate, organizzate e definite che è impensabile che questi possano avere delle evasioni sulle quote demaniali, o possano avere delle possibili interpretazioni un po' particolari".  Per quanto riguarda poi i porti turistici, "aver unito normativamente la portualità con gli stabilimenti balneari ha creato una serie spaventosa di conflitti e di contenziosi. Perché il porto turistico nasceva con un vecchio decreto che stabiliva un semplice principio: io costruisco un bene, ho una concessione proporzionata all'investimento che mi porta un margine di utile giusto. Ma la concessione era residuale. Ed era basato su un piano finanziario che doveva essere approvato non dalla Capitaneria, ma da tutta una serie di direzioni generali che portavano a una conclusione. Questa cosa nel 2007 è stata superata con la legge Finanziaria che ci ha ucciso, e questo ha creato una serie spaventosa di conflitti". 

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