Confturismo: "prezzi in linea con l'inflazione"

Confturismo: "prezzi in linea con l'inflazione"

Per l'associazione il "caro vacanze" non è imputabile al settore della ricettività e dei consumi turistici, i cui prezzi sono cresciuti nella maggioranza dei casi del 2,2%, al di sotto del dato medio dell'inflazione.

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9 agosto 2004
Con riferimento ai dati diffusi dall’ISTAT, relativi alle variazioni di prezzo del Giugno 2004 rispetto allo stesso mese dell’

Confturismo: “prezzi in linea con l’inflazione”

 

In merito alle notizie sul “caro vacanze” basate sui dati ufficiali mensilmente diffusi dall’Istat sui prezzi al consumo Confturismo/Confcommercio precisa che “gli aumenti registrati nel settore della ricettività e dei consumi turistici nel periodo di osservazione sono, nella maggioranza dei casi, al di sotto del dato medio dell’inflazione pari al 2,4%”.

Secondo Confturismo, infatti, “i prezzi delle strutture ricettive e dei consumi turistici rilevati dall’Istat registrano un aumento pari a circa il 2,2% (0,2 punti percentuali in meno rispetto all’inflazione media annua), mentre sono ben altre le voci, in primo luogo trasporti e carburanti, a fare la differenza con una crescita media dei prezzi pari ad oltre il 6%”.

“Come ben noto – conclude il comunicato - l’incremento del petrolio è un fenomeno di valenza più generale che le imprese e i consumatori del settore turismo subiscono e che si acuisce in relazione ai consumi turistici di viaggi e pacchetti vacanza”.

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