CONFTURISMO VENETO: "A RISCHIO MOLTE AZIENDE"

CONFTURISMO VENETO: "A RISCHIO MOLTE AZIENDE"

P.01 D.24-4-2006 T: CANONI DEMANIALI

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24 aprile 2006
Sorprendono i tempi

Canoni demaniali: il no di Confturismo Veneto

 

"Sorprendono i tempi. Ma soprattutto preoccupa il provvedimento, congelato e scongelato per anni, pericolo a corrente alternata per migliaia di imprese, spada di Damocle piombata in coincidenza con l'inizio della stagione su tutto il settore balneare". Comincia così la nota della Confturismo Veneto sull'aumento dei canoni demaniali. "L'aumento dei canoni demaniali marittimi adesso fa veramente paura: la Confturismo del Veneto non si capacita di come, dopo tutto il parlare attorno all'argomento, dopo la promessa di istituire un tavolo tecnico tra Governo e associazioni di categoria, dopo le proposte avanzate dalla stessa associazione, si sia potuti arrivare a questo risultato, e questo due giorni dopo l'esito del risultato elettorale. Un'eredità che il Governo uscente affida in extremis a quello entrante, con l'effetto di una doccia fredda su tutto il settore turistico. Proprio in un momento così delicato per il Paese, in una situazione tanto difficile per il settore del turismo, la Confturismo del Veneto,  parlando a nome di tutte le imprese che rappresenta (circa 2500 hotel su un totale regionale di 3079, 150 campeggi e villaggi turistici; 250 agenzie di viaggio su circa 550; 14 mila pubblici esercizi; 70 stabilimenti balneari), chiede a gran voce al futuro Governo di non dar seguito al provvedimento. Pena il tracollo di molte aziende che, nel Veneto, i canoni demaniali li hanno sempre pagati". "Opereremo come sempre abbiamo fatto – continua la nota di Confturismo Veneto - in piena trasparenza e correttezza bipartisan chiedendo ai parlamentari neo-eletti delle località venete interessate di fare fronte comune per una soluzione coerente della questione, secondo una linea di intervento elaborata su considerazioni equilibrate di rivisitazione della normativa di riferimento". "Confidiamo soprattutto in un intervento del vicepresidente della Giunta Regionale Luca Zaia, al quale assicuriamo da subito tutto il nostro appoggio – ha affermato il presidente di Confturismo Veneto Alessandro Peruch – per la salvaguardia delle imprese balneari del Veneto; abbiamo bisogno anche del suo aiuto perché sia chiaro che il Veneto non deve essere una delle poche regioni italiane chiamate a sostenere il peso della richiesta ministeriale".

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