Da Lamezia nessun aiuto per il turismo

Da Lamezia nessun aiuto per il turismo

Prevista solo l'istituzione di un Comitato per coordinare gli interventi statali.CONFTURISMO:"IL GOVERNO FACCIA CIO'CHE VUOLE".FIAVET CONTRO ALITALIA

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30 settembre 2002
Da Lamezia nessun aiuto per il turismo

Da Lamezia nessun aiuto per il turismo

 

L’istituzione di un Comitato per il coordinamento degli interventi statali che hanno riflessi sul turismo, in raccordo con le Regioni e le autonomie locali, è l’unica novità uscita dalla prima Conferenza nazionale sul turismo di Lamezia Terme. Nulla di fatto, invece, per le richieste fatte dagli imprenditori per rilanciare il settore. I ministri intervenuti - da Marzano a Lunardi, da Sirchia ad Urbani, da La Loggia a Stanca fino a Gasparri – si sono limitati a confermare l’impegno del Governo per lo sviluppo del turismo italiano.

“Una conferenza  - ha detto il ministro alle Attività Produttive Antonio Marzano - non risolve i problemi che sono sul tappeto. Però, senza riflettere sui problemi questi poi non  si risolvono”. Marzano ha quindi rivendicato come il Governo “abbia dedicato, con il Patto per l’Italia, un insieme di azioni strategiche che tendono a potenziare le reti idriche ed  energetiche, a migliorare la qualità dell’offerta infrastrutturale e ad accelerare la realizzazione di opere viarie e portuali, tutte misure utili alle attività turistiche”. Questo perché il turismo “non è - ha spiegato ancora il ministro - un problema isolato dal contesto della società e dell’economia. E’ un settore sul quale gravitano anche altri settori importanti che se sono deficitari nel loro contributo mettono a rischio anche quello del turismo”.

Quanto al ruolo delle imprese, Marzano ha sottolineato come le loro esigenze vadano salvaguardate “attraverso un programma di istruzione e di formazione per l’occupabilità e migliorando i servizi per l’incontro tra offerta e domanda di lavoro”. Il tutto funzionale a promuovere lo sviluppo di un sistema turistico orientato ad un’offerta di qualità che  “coniuga progetti di recupero, apertura e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale”.

Intanto però l’Enit, commentando l’andamento della stagione 2002, ha ammonito che “l’Italia può retrocedere ancora”.

 

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