Da Zaia prime risposte a Confcommercio Veneto

Da Zaia prime risposte a Confcommercio Veneto

L'Associazione si è confrontata con il presidente della Regione nell'ambito di una serie di incontri programmati con i candidati alle Regionali di maggio. Zanon: "alla politica chiediamo di considerare il nostro ‘peso' e le nostre potenzialità, e di agire di conseguenza". Zaia propone 1 euro di tassa di scopo per ogni arrivo turistico.

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22 aprile 2015

Produce la maggior parte del Pil privato in Veneto, assorbe la maggior quota di occupati, e soprattutto distribuisce salari quasi doppi di quelli di agricoltura e industria messe insieme. E' il terziario di mercato, quello rappresentato da Confcommercio Veneto con la forza di oltre 250mila imprese che versano all'erario più tasse di ogni altro settore di attività (con il 36% delle imposte nette versate ogni anno, il solo commercio è il principale ‘socio' dello Stato) e che il 21 aprile scorso ha incontrato il presidente della Regione, Luca Zaia, nell'ambito di una serie di incontri programmati con i candidati alle Regionali di maggio. All'incontro erano presenti il presidente, Massimo Zanon, insieme a presidenti e direttori delle Confcommercio territoriali. "Dobbiamo abbandonare l'idea che non ci sono più possibilità di ripresa o che tutto possa tornare come prima. Dobbiamo e vogliamo ragionare in un'ottica ‘industriale' e di rete fra settori, perché la partita dell'innovazione è  per natura, nelle nostre corde più che in quelle di altri settori" ha dichiarato Zanon. "Alla politica chiediamo di considerare il nostro ‘peso' e le nostre potenzialità, e di agire di conseguenza. Non siamo più i ‘bottegai' di un tempo, anche se da quelli, con orgoglio, discendiamo. Abbiamo dato vita politiche di rinnovamento in sinergia con le Università e avviato progetti di formazione in ogni provincia. Sul fronte fiscale, della sbrurocratizzazione, della sicurezza e della lotta all'abusivismo chiediamo di essere ascoltati", ha aggiunto. Chiede di essere ascoltata, Confcommercio Veneto, anche quando si tratta di ‘disegnare' il futuro del territorio, memore dell'ultima beffa della modifica alla legge regionale urbanistica che facilita l'ulteriore consumo di suolo per nuove edificazioni.  Il che danneggerebbe anche il turismo, altro settore su cui è imperniato il Manifesto di Confcommercio Veneto, e per il quale la Confederazione chiede una visione più ampia e intersettoriale, oltre che maggiori risorse. "La casa del turismo è qui, con Confcommercio, e Confturismo - ha precisato Zanon -  e ricordatevi che è questa la nostra principale risorsa, anche se, visto come le entrate della tassa di soggiorno non vengono reimpiegate nello sviluppo e la promozione del settore, sembra il concetto sia duro da comprendere". Di qui la proposta del presidente Luca Zaia: far pagare un euro per ogni arrivo turistico istituendo una tassa di scopo regionale, e reinvestire il ‘tesoretto' solo ed esclusivamente nel turismo. "Non dimentichiamo che il turismo è la prima impresa del territorio con 70 milioni di presenze all'anno ma soli 2 milioni di euro da investire (contro i 70 del Trentino) - ha dichiarato Zaia - finché non otterremo l'autonomia dobbiamo pensare a soluzioni alternative come ad esempio prevedere 1 euro ad arrivo, gestito direttamente dalla Regione senza dare un soldo in più a Roma, un modo per poter davvero promuovere il nostro territorio a livello internazionale". "Gli imprenditori sono abituati a fare e a risolvere problemi - ha concluso Zaia -  il nostro compito è ascoltare e offrire soluzioni e supporto a imprese e imprenditori. In questi anni abbiamo investito 70milioni per portare la banda larga in 188 comuni e completeremo il progetto per cablare tutto il Veneto perché la competitività passa anche dalla tecnologia. Abbiamo messo sul piatto 502 milioni di euro provenienti da fondi europei (il 77% dei quali già impegnati) e riteniamo che su questa strada si debba proseguire. Gli indicatori dicono che la struttura del tessuto imprenditoriale veneto - costituito da pmi - è altamente flessibile capace di cogliere le opportunità che il mercato vorrà offrire".

 

Confturismo Veneto dice no alla proposta di Zaia

"Se l' intenzione era quella di fare un esempio, bene. Se invece si tratta di un preciso proposito, esprimiamo tutta la nostra contrarietà". Così Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto, commenta la dichiarazione resa dal Governatore e candidato alle Regionali Luca Zaia nell'ambito dell' incontro con i vertici di Confcommercio Veneto. "Posto che tecnicamente la Regione non sembra avere al momento facoltà di introdurre una tassa di scopo, perché la tassa di scopo sulla base della normativa statale viene applicata dagli enti locali ai cittadini con le modalità di applicazione dell'IMU, e non ai turisti, qualora introdotta, sia ben chiaro che dovrà essere sostitutiva e non aggiuntiva rispetto all'imposta di soggiorno applicata attualmente da un certo numero di Comuni veneti - ha spiegato Michielli - che oggi operano sulla base del decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale. In caso contrario, l'immagine del Veneto sarebbe quella di una regione che tassa e ritassa i turisti, se non addirittura i cittadini che domani saranno chiamati al voto, quando ad esempio nel felice vicino Friuli Venezia non esiste nemmeno l'imposta di soggiorno e questa regione è riuscita a far parlare di sé come territorio tax free".

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