Figisc: Bearzi confermato presidente

Figisc: Bearzi confermato presidente

Bruno Bearzi è stato rieletto all'unanimità alla guida della federazione per il quadriennio 2023-2027. "Un incarico che richiede grande impegno, responsabilità e dedizione". 

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3 luglio 2023

Bruno Bearzi è stato rieletto all'unanimità presidente di Figisc-Confcommercio per il quadriennio 2023-2027 dall’assemblea della Federazione riunita a Roma. Bearzi, che è anche componente del Consiglio nazionale di Confcommercio, ha dichiarato: “sono estremamente felice e onorato di questa riconferma al vertice della nostra organizzazione. Un incarico che richiede grande impegno, responsabilità e dedizione per rappresentare al meglio le istanze di una categoria che, in un contesto difficile, sta vivendo un periodo economico e occupazionale particolarmente complesso”. L’Assemblea di  Figisc-Confcommercio ha anche eletto il nuovo Consiglio della Federazione per i prossimi quattro anni.

Incontro al Mimit con il sottosegretario Bitonci

Figisc Confcommercio ha incontrato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il sottosegretario Bitonci. Secondo il presidente Bruno Bearzi, "l’elemento positivo, più volte chiesto in maniera univoca da tutta la filiera, è che finalmente dal prossimo autunno, le banche dati governative, (Osservatorio Prezzi, Anagrafe Carburanti e Agenzia Dogane), opereranno in maniera congiunta, consentendo di conoscere con certezza, il numero degli impianti attivi e quanti sono quelli da attenzionare, e che, probabilmente operano nel sommerso".

"Ulteriore elemento da sottolineare - continua Bearzi - è la volontà espressa dal sottosegretario Massimo Bitonci di istituire nei prossimi giorni un tavolo specifico sulla rete autostradale che ha urgenti problematiche da affrontare e risolvere, in tempi brevi, per evitare il collasso degli Operatori".

"Resta inoltre da chiarire - conclude Bearzi - come affrontare in maniera efficace ed efficiente la disciplina relativa alla illegalità contrattuale e alla razionalizzazione della rete. Su quest’ultimo tema, c’è l’impegno a valutare dei ristori attingendo, ove possibile, anche ai fondi del PNRR destinati alla sostenibilità ambientale. Figisc Confcommercio, confida nell’impegno fattivo del Sottosegretario per una rapida e positiva risoluzione delle tematiche del settore".

Accordo raggiunto tra IP e associazioni dei gestori

Dopo una trattativa che è durata circa 6 mesi, finalmente raggiunta l’Intesa che regolerà i rapporti fra IP e Gestori fino al 30 giugno 2026, rinnovando un accordo appena scaduto. Figisc-Confcommercio e Fegica, che hanno voluto fortemente l’accordo, in una nota comune "esprimono soddisfazione e sottolineano come questa Intesa rappresenti un ulteriore passo nella stabilizzazione dei rapporti fra azienda e gestori, già rinnovati con l’accordo del 2020. Si tratta di guardare al futuro e mostrare attenzione alla categoria -con interventi concreti- ed all’evoluzione delle problematiche dell’intero settore: si trattava di fare uno sforzo che mettesse al centro non le sole questioni economiche (che pure sono state rivalutate significativamente) ma anche l’esame critico del governo degli sviluppi economico-normativi (nazionali ed europei) che porteranno, nel giro di pochi anni, ad una vera e propria rivoluzione del settore". Figisc e Fegica, sono convinte che i processi di trasformazione o si governano stando all’interno dei processi stessi o si subiscono.

Per questo motivo le due federazioni hanno ritenuto che "il punto di caduta raggiunto il 22 di giugno con IP possa, a ragione, essere considerato non come mero approdo di una vicenda che ha origini lontane e sbiadite ma un nuovo inizio dei rapporti con la controparte (in questo caso IP). "Il margine unico (nei nuovi valori) non è un vezzo da contrapporre a chi, ancora, nega questa possibilità e costringe i gestori a defatiganti maratone per consolidare -spingendo all’esasperazione le vendite in modalità servita- un bilancio minimo. Soprattutto in una fase di servito calante (in consolidamento). Le vendite in servito -incassato il margine unico- devono rappresentare -come in IP- un “premio” che si aggiunge al margine".  

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