Stabilimenti balneari: il Sib minaccia lo "sciopero dell'ombrellone" 

"Aumenti fisiologici, anche se c'è forse qualche eccesso". Così il Presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confturismo Riccardo Scarselli commenta i dati che emergono dalla ricerca Irisme sugli stabilimenti balneari italiani, secondo la quale si registra un generale aumento dei prezzi rispetto al 2001.

Quello dei prezzi, insomma, è un falso problema. Altre e dolorose sono le questioni che è costretta ad affrontare una categoria che la riforma del turismo "ha trasformato in vere e proprie imprese. I nostri stabilimenti balneari - spiega Scarselli - sono stati per anni il fiore all'occhiello dell'Italia. Oggi ci ritroviamo in uno tale stato di precarietà per cui siamo costretti a cogliere le poche giornate veramente operative".

Scarselli è amareggiato per quello che definisce "l'abbandono totale in cui il settore è costretto ad operare" e annuncia che il Sib sta elaborando un documento da presentare al Governo: "se non vi saranno risposte immediate e concrete, se non ci metteranno nelle condizioni di continuare ad essere i primi difensori del nostro patrimonio naturalistico chiuderemo gli ombrelloni come abbiamo fatto nel 1998".

"Noi - spiega il Presidente del Sib - cerchiamo di promuovere la qualità nelle nostre aziende, formare il nostro personale, creare nuove figure professionali e, in cambio,  vediamo imperversare sindaci che ritengono di poter dare concessioni di demanio marittimo senza una programmazione, ma solo sulla base dei loro umori e soprattutto senza quei piani di utilizzo che già dal ‘94 dovevano essere realizzati".