Il turismo dà lavoro a circa 800mila persone

Il turismo dà lavoro a circa 800mila persone

Quasi il 4 per cento della forza lavoro del Paese è occupata nell'intera filiera del turismo italiano. E' il dato principale di un'indagine su dati Inps realizzata da Federalberghi e Fipe, in partnership con l'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

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21 luglio 2007
COMUNICATO STAMPA

Il turismo dà lavoro a circa 800mila persone

 

In Italia sono circa 800 mila gli occupati nel settore del turismo, ovvero quasi il 4% della forza lavoro del Paese. E’ il dato principale che emerge da un’elaborazione effettuata su dati Inps da Federalberghi e Fipe, in partnership con l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo-EBNT. Lo studio, che ha analizzato l’andamento dell’occupazione dell’intera filiera del turismo italiano nel corso del 2006, specifica che nella media dell’anno i lavoratori occupati in Italia nelle aziende del settore turismo sono stati 772.007, di cui il 42,1% uomini ed il restante 57,9% donne. Del totale il 64,5% è assunto a tempo pieno ed il restante 35,5% a tempo parziale. Nel dettaglio, nel ricettivo figurano 221.612 dipendenti, nei pubblici esercizi 508.285, nell’intermediazione 33.016 e nel termale 9.095. Ma vediamo nello specifico i principali risultati dell’analisi Federalberghi-Fipe.

LE AZIENDE - Il numero delle società attive nel turismo è in media di 137.092: di queste 21.385 sono attive nei servizi ricettivi, 109.101 neii pubblici esercizi, 6.287, nell’intermediazione e 319 nel comparto termale.

LA DIMENSIONE MEDIA - La consistenza media dell’organico di tutte le imprese turistiche è pari a 5,6 lavoratori. In particolare nel ricettivo lavorano 10,4 lavoratori per ciascuna azienda, nei pubblici esercizi 4,7, nell’intermediazione 5,3 e nel termale 28,5.

GLI OCCUPATI PER LIVELLO PROFESSIONALE - Nelle aziende dell’intero settore i lavoratori dipendenti inquadrati come dirigenti rappresentano una media di 869 unità. In particolare nel comparto ricettivo se ne rilevano in media 349, nei pubblici esercizi 296, nell’intermediazione 173 e nel termale 51. I quadri sono 4.444: nei servizi  ricettivi ve ne sono in media 1.814, nei pubblici esercizi 1.669, nell’intermediazione 858 e nel termale 103. Gli impiegati risultano 81.690, di cui 35.083 unità lavorano nel comparto ricettivo, 21.309 nei pubblici esercizi, 22.268 nell’intermediazione e 3.030 nel termale. Gli operai sono in media 349.718, di cui 140.200 nel ricettivo, 204.063 nei pubblici esercizi, 849 nell’intermediazione e 4.607 nel termale. Gli apprendisti, infine, sono 60.982: nel ricettivo 9.314 unità, nei pubblici esercizi 48.535, nell’intermediazione 3.063 e nel termale 70.

IL LAVORO A TEMPO PARZIALE -  Le imprese del turismo ricorrono al lavoro part-time per una media pari a 274.262 unità in totale, di cui 251.430 registrati come operai e 22.832 come impiegati. Nel ricettivo i lavoratori a tempo parziale sono in tutto 34.840 i, di cui 29.566 inquadrati come operai e 5.274 impiegati. Nei pubblici esercizi gli occupati part-time sono 232.388, di cui 220.546 operai e 11.842 impiegati.

Nell’intermediazione risultano in media 5.798 lavoratori a tempo parziale, di cui 560 sono operai e 5.238 impiegati. Nel termale, infine, i part-time sono in media 1.236, di cui 757 operai e 479 impiegati.

LA STAGIONALITÀ - Il livello massimo di occupazione si registra nei mesi estivi ed in particolare a luglio, con 914.840 lavoratori occupati e in agosto che ne conta 900.509. Il numero più basso, invece, si concentra nei mesi invernali con 661.106 lavoratori a febbraio e 669.596 a gennaio. Anche per quanto riguarda le aziende è nei mesi estivi che si registrano i numeri più alti con 153.377 realtà attive a luglio, seguito da agosto che ne conta poche in meno: 153.368. Nel mese di ottobre si registra il dato più basso, con 124.419 aziende. Per la dimensione media, infine, è ancora a luglio e giugno che si toccano le punte massime con 6 dipendenti per impresa, a seguire agosto e settembre che tengono con 5,9 dipendenti. Le punte minime si registrano ancora una volta d’inverno con 5,3 dipendenti a gennaio, febbraio e marzo.

LE REGIONI CON PIÙ OCCUPATI  - Tra le prime cinque Regioni italiane che occupano più lavoratori dipendenti è la Lombardia a far registrare il dato più alto con 145.068 dipendenti nel settore turismo su un totale di 772.007 occupati. La seconda regione risulta l’Emilia Romagna che conta 81.881 dipendenti. A seguire la regione Veneto, terza con  77.722 lavoratori. A chiudere la classifica il Lazio che occupa 76.030 risorse e la Toscana che ne registra 60.090.

LE PROVINCE CON PIÙ OCCUPATI - La provincia con più occupati nei servizi ricettivi risulta Milano con 87.942 lavoratori su un totale di 772.007 dipendenti nel turismo in Italia. Al secondo posto si classifica Roma con 64.353 dipendenti. Terza la provincia di Napoli che conta 26.526 lavoratori nel turismo. Quarta la provincia di Venezia che assomma 23.243 dipendenti e ultima la provincia di Bologna con 21.752 dipendenti.

 

Secondo le tre organizzazioni artefici dell’indagine stiamo parlando di “una forza lavoro tra le più rilevanti a livello nazionale per un solo settore produttivo�. “Ma se riuscissimo a quantificare tutto l’indotto - aggiunge il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca - ci sentiamo sicuri di immaginare un numero prossimo ai 2,5 milioni di persone che direttamente o indirettamente traggono benefici economici dal turismo e che per questo merita adeguata attenzione dal Governo�.

“Nonostante si sia registrato un calo dei giovani rispetto al passato - afferma da parte sua Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe - quello dei pubblici esercizi rimane il comparto per loro più attraente. Sarebbe importante far capire con maggiore attenzione ai giovani quali sono le prospettive di inserimento nelle nostre attività che offrono soddisfazioni economiche e professionali ed anche la prospettiva di realizzarsi a livello imprenditoriale. E’ un settore dove sono prevalenti le competenze e la passioni degli operatori rispetto alle esigenze finanziarie per operare l'investimento".

“Siamo convinti -conclude Gabriele Guglielmi, presidente dell’EBNT - che occorra  agevolare l’accesso al lavoro nel turismo e favorire la crescita professionale dei lavoratori e delle lavoratrici, per assicurare la loro permanenza in un settore, fondamentale per l’economia del Paese, che ha ancora margini di crescita occupazionale�.

 

 

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