Fondo per l’imprenditoria femminile, incentivi e bonus a fianco delle donne

Fondo per l’imprenditoria femminile, incentivi e bonus a fianco delle donne

Le iniziative e le indagini del sistema Confcommercio per le imprese femminili e una guida sulle agevolazioni del governo. Cresce la presenza delle donne nel terziario di mercato.  

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8 marzo 2024

Negli ultimi anni, Confcommercio è stata notevolmente "rinforzata" dalla presenza sempre più significativa dell'imprenditoria femminile che, anche grazie alle numerose iniziative di Terziario Donna, il Gruppo nazionale di riferimento all'interno del mondo confederale, ha posto l'attenzione sulle tante difficoltà che devono affrontare le donne che fanno impresa.

Le donne "regine" del terziario, ma resta la distanza con l'Europa

In occasione dell'8 marzo, l'Ufficio Studi Confcommercio, ha realizzato un'analisi sull'andamento dell'occupazione femminile, sia dipendente che indipendente e sul loro impatto sia a livello economico che sociale. In Italia il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro è pari al 48,2% contro il 59,6% della media dell'Unione europea. Se raggiungessimo i livelli dell'Ue avremmo circa 2,3 milioni di occupate in più, quindi un aumento del PIL, ma anche demografico. Paesi come Danimarca, Svezia e Islanda hanno un indice di fertilità medio dell’1,7% rispetto all’1,2 dell’Italia e hanno un tasso di partecipazione femminile al lavoro compreso fra il 70 e il 77%.

Nel complesso, la componente femminile dipendente ed indipendente del mercato del lavoro nel quadriennio 2019-2023 è cresciuta del 13,3% contro il 10,2% del totale (uomini + donne). Nel terziario di mercato la crescita è stata più accentuata (+15,8%); di 1,85 milioni di posti di lavoro creati negli ultimi quattro anni, poco più della metà sono lavoratrici e nel terziario di mercato oltre il 60% dei nuovi occupati sono donne. Si tratta infatti di un settore di elezione delle imprese femminili, in particolare per quelle che si affacciano sul mercato, che rispetto alle imprese gestite da uomini presentano una maggiore concentrazione nel settore dei servizi, il 66,9% contro il 55,7%. In Italia le imprese guidate da donne costituiscono il 22,21% del totale. Nel solo commercio le imprese guidate da donne incidono per il 24% sul totale del settore.

slogan terziario donna 8 marzo

Commentando i risultati dell'indagine, la presidente di terziario Donna, Anna Lapini, ha sottolineato che "la parità di genere è un obiettivo che deve essere raggiunto nell’interesse di tutti e da tutti insieme è giusto perseguirlo. Il ruolo delle imprese femminili e delle imprese del terziario è quello di contribuire alla crescita dell’occupazione femminile, e quindi allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, ma anche di incentivare l’autonomia economica delle donne – che non mi stancherò mai di ripeterlo è il primo argine contro la violenza di genere. Per questo celebriamo il #ilnostro8marzo con lo slogan: Ogni impresa femminile è un passo avanti verso l'uguaglianza".

E a proposito di donne imprenditrici, secondo l'ultimo report Istat meno di un imprenditore su tre è donna: nel 20221 su oltre 4 milioni e 800mila la componente femminile raggiunge appena il 30%. Lieve la crescita rispetto al 2015 quando la percentuale di donne era del 29,1%. Le imprenditrici, sempre dai dati Istat, sono mediamente più giovani dei colleghi maschi (rispettivamente 49 e 52 anni), mentre tra gli under 35 c'è un maggiore equilibrio di genere, con un'incidenza femminile del 37,1%. Anche l'Istituto registra una forte partecipazione delle imprenditrici nel settore dei Servizi (90,7% a fronte del 74,9% degli imprenditori), in cui le donne rappresentano poco più di un terzo (34,2%) del complesso degli imprenditori del comparto.

Poco meno di un milione di donne svolge un'attività imprenditoriale senza dipendenti, soprattutto nella fascia under 25 e tra le imprenditrici del Nord Ovest. Il 34,5% ha conseguito un titolo di studio terziario, contro il 23,4% degli uomini. In presenza di un titolo di studio elevato si riduce il gap di genere. Le donne rappresentano il 29,7% degli imprenditori italiani e il 30,6% degli imprenditori extra-UE operanti in Italia. Dato che sale al 42,5% tra gli imprenditori Ue.

Confcommercio per l'imprenditoria femminile

Tra i tanti eventi, la Federazione delle donne organizza ogni anno il consueto Forum internazionale Terziario Donna, dove le imprenditrici di Confcommercio fanno il punto sulla situazione attuale, parlando di gender gap, politiche attive, educazione finanziaria, stereotipi e formazione, cultura di impresa e finanziamenti. Nell'ultima edizione, sono stati presentati i dati sull’universo rappresentato dalle imprese femminili, elaborati da Terziario Donna in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”. È stato anche illustrato un “identikit” della oltre 13mila donne che nel 2022 hanno fatto richiesta dei Fondi per l'imprenditoria femminile (indagine completa in pdf).

Un altro appuntamento della Federazione è stato il roadshow "Impresa è donna": una serie di incontri sul territorio incentrati sull'imprenditorialità femminile in Italia. Nell'ultima tappa a Cosenza, è stata presentata un'analisi, realizzata sempre in collaborazione con il Centro Studi “Guglielmo Tagliacarne”, sulla digitalizzazione delle imprese femminili.

Per il 25 novembre, invece, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Terziario Donna ha pubblicato sui profili social ufficiali una card dedicata all'importanza della vita delle donne. L'immagine raffigura le rappresentanti della Federazione, con la presidente Anna Lapini in primo piano, nell'atto di tagliarsi i capelli, gesto diventato simbolo delle proteste in Iran.

Dal 2014, la Federazione organizza l'evento "Terziario Donna Lab", un'occasione per riflettere sull'economia del futuro e sulle nuove prospettive imprenditoriali. L'ultimo convegno si è tenuto nell'eremo di Camaldoli, ad Arezzo. Durante l'incontro è stata presentata un'indagine su: Imprese femminili del Terziario e la formazione sulle materie STEM

Fipe, da parte sua, ha sottoscritto un protocollo d'intesa contro la violenza di genere, con il Gruppo donne imprenditrici e la direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. La campagna #sicurezzavera, iniziata nel 2021, ha raggiunto già 20 città capoluoghi di regione ed entro quest'anno arriverà a quota 36. L'iniziativa prevede iniziative di formazione e sensibilizzazione a livello territoriale, con il coinvolgimento anche di scuole professionali che hanno organizzato lezioni sulla cultura di genere.

Incentivi statali

Quali sono le agevolazioni e i bonus che aiutano e sostengono le imprese femminili in Italia? Di seguito una guida aggiornata con le principali misure messe in campo dal governo per sostenere l’occupazione e l’imprenditorialità femminile.

Leggi anche la pagina dedicata alle agevolazioni fiscali per le Pmi

Fondo impresa femminile

Si tratta di un incentivo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Il Fondo è riservato alle imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in Italia. Anche le persone fisiche possono presentare domanda per chiedere un finanziamento.

L'incentivo è rivolto a quattro tipologie di imprese femminili:

  • cooperative o società di persone (almeno il 60% di donne socie);
  • società di capitali (almeno due terzi di donne nelle quote e nei componenti degli organi di amministrazione);
  • imprese individuali;
  • lavoratrici autonome con partite IVA.

La misura aveva a disposizione circa 200 milioni di euro, di cui 160 sono risorse del Pnrr e gli altri 40 milioni sono stati stanziati dalla Legge di bilancio 2021. Al momento a seguito dell'esaurimento dei fondi dedicati, è stata disposta la chiusura dello sportello il 7 giugno 2022.

ON - Nuove imprese a tasso zero

La misura "On-Nuove imprese a tasso zero" è un incentivo che sostiene le medie e piccole imprese composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. Fa parte delle misure per l'autoimprenditorialità promosse dal Mise.

Le agevolazioni sono valide in tutto il territorio nazionale e prevedono un mix di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti d'impresa con spese fino a 3 milioni di euro. Gli incentivi saranno valutati con procedimento a sportello, sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 12 del 24 marzo 2022.

Ad oggi sono stati finanziati ben 982 progetti con 232 milioni di euro di agevolazioni concesse e 395 milioni di investimenti attivati.

Smart&Start

Per sostenere le startup innovative ad alto contenuto tecnologico, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto l'incentivo a sportello Smart&Start, per finanziare progetti tra i 100mila e 1,5 milioni di euro. Per le startup femminili sono stati stanziati 100 milioni di risorse del Pnrr. Per le imprese costituite interamente da donne, la misura prevede un finanziamento a tasso zero del 90% delle spese ammesse, senza alcuna garanzia (per quello ordinario è pari all'80%).

Anche le persone fisiche che intendano formare una società con i requisiti di impresa femminile possono fare domanda. Il finanziamento andrà poi restituito in dieci anni a partire dal dodicesimo mese successivo all'ultima quota ricevuta.

Bonus e agevolazioni per le famiglie

La nuova Legge di bilancio 2023 prevede un sostanzioso "pacchetto famiglia" con una serie di agevolazioni tra cui il congedo parentale, l'assegno unico universale figli, ma anche alcune misure per alleggerire le spese famigliari, come l'abbassamento dell'Iva per assorbenti e pannolini al 5% o il bonus sociale per le bollette di luce e gas. 

Prima casa under 36

Il decreto "Sostegni bis" ha introdotto alcune agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette per i giovani di età inferiore a 36 anni per l'acquisto della "prima casa". La Legge di bilancio del 2023 ha anche prorogato il termine ultimo per usufruire della misura. Ad oggi, infatti, gli incentivi si applicano per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023.

Bonus sociale luce e gas

Per alleggerire le spese delle famiglie, il governo ha stanziato con la Legge di bilancio 2022 il cosiddetto Bonus sociale luce e gas, che consiste in una riduzione delle spese sulle bollette. La misura è stata riconfermata anche dal governo Meloni per il primo trimestre 2023. Cambia però l'asticella dell'Isee: per ottenerlo sarà pari a 9.530 euro, che sale a 20mila euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli). Confermato anche il contributo straordinario che cresce a seconda del numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceveva il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024.

Assegno unico universale per i figli a carico

L'Assegno unico e universale è un sostegno economico erogato alle famiglie dall'Inps per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età e senza limiti di età per i figli disabili. L'importo varia a seconda dell'Isee e della condizione economica del nucleo familiare. L’Assegno può essere richiesto da tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati. La domanda è annuale e può essere presentata a partire dal primo gennaio 2022.

Bonus asilo nido

Nell'ambito degli interventi a sostegno del reddito delle famiglie, l'Inps ha disposto un contributo di massimo mille euro per i figli nati dal primo gennaio 2016, da usare per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e provati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare per bambini con meno di tre anni e affetti da gravi patologie croniche. Per saperne di più visita la pagina dedicata dell'Inps.

Scopri anche tutti gli altri bonus statali e rimani sempre aggiornato sulle news e sulle scadenze delle agevolazioni del governo

Carta "Dedicata a te"

Introdotta nell'ultima manovra finanziaria, la social card "Dedicata a te" è una tessera elettronica da utilizzare per l'acquisto di generi alimentari di prima necessità, rifornimenti di carburanti e abbonamenti ai mezzi pubblici. Possono richiederla le persone con Isee fino a 15mila euro.

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