L'Italia scopre il turismo religioso

L'Italia scopre il turismo religioso

Secondo un'indagine commissionata da Federalberghi, si tratta di un business da 3,5 milioni di euro l'anno, pari al 5% del fatturato. PER IL TURISMO STAGIONE SENZA CERTEZZE

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6 maggio 2002

L'Italia scopre il turismo religioso

    

 

Il turismo religioso è un business da 3,5 milioni di euro l'anno, pari al 5% del fatturato. A rivelarlo è la prima indagine compiuta in Italia su questo segmento, commissionata da Federalberghi alla società Mercury e presentata in occasione dell'Assemblea della Federazione in svolgimento ad Ischia.

Entrando nel dettaglio, si scopre che i viaggi di origine solo o prevalentemente religiosa rappresentano in Italia circa l'1% del totale e nel 2000, anno del Giubileo, hanno raggiunto una quota del 2,6%. Il viaggio a carattere religioso si indirizza soprattutto in una ventina di località - tra le quali spiccano San Giovanni Rotondo, Assisi, Loreto e Pompei - e si consuma in un tempo molto breve: l'incidenza della motivazione religiosa riguarda il 4,6% dei viaggi con pernottamento di 3 notti o meno e solo l'1,7% con soggiorni più lunghi. Con la componente straniera, questo tipo di viaggi ha riguardato n el 2000 circa l'1% dei turisti, l'1,5% dei pernottamenti e l'1,6% della spesa complessiva degli stranieri in Italia. Il 92% dei pellegrini preferisce l'albergo, occupando in tal modo il 12% dell'intera rete ricettiva alberghiera.

Le Regioni più interessate dal fenomeno sono Umbria, Lazio, Veneto e Toscana. Quanto alla provenienza degli stranieri, il record spetta agli spagnoli con una quota del 28,4% dei pernottamenti e del 17,9% della spesa; seguono Francia (2 4,7% e 21,4%), Germania (8% e 5,6%), USA (5,9% e 12,1%), Polonia (2,6% e 3,1%) e Portogallo (2,5% e 3,5%).

Il turismo religioso, ha commentato il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, è un "elemento di vero interesse per la categoria e per il turismo in generale. Nel futuro, sarà sempre più una ricchezza per il Paese, capace di generare flussi turistici anche in bassa stagione e contribuirà ad una ottimale gestione alberghiera, continuando a garantire posti di lavoro a chi è impegnat o nelle imprese operanti in queste aree".

 

 

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