La Camera "salva" il turismo congressuale italiano

La Camera "salva" il turismo congressuale italiano

Approvato un emendamento al DL "taglia congressi" che stabilisce che il taglio delle spese per i congressi medici varrà soltanto per quelli organizzati all'estero. Soddisfatta Federalberghi: "Accolte le nostre sollecitazioni".

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15 maggio 2002

Approvate modifiche al DL "taglia congressi".

 

Soddisfazione della Federalberghi per le modifiche approvate dalla Camera al DL 63/2002 sulla riorganizzazione della spesa sanitaria, ribattezzato "taglia con gressi". Un emendamento presentato dalla maggioranza ed approvato dall'aula di Montecitorio prevede infatti che il taglio ai congressi valga solo per quelli organizzati all'estero, ma non per quelli in Italia. Per il presidente di Federalberghi –Confturismo Bernabò Bocca, le modifiche "accolgono in pieno una nostra sollecitazione". Infatti, gli emendamenti approvati "pur non intaccando la ratio dell'articolato – ha precisato Bocca - non penalizzano per niente il turismo congressuale". "Il ravvedimento richiesto ai parlamentari – ha proseguito Bocca - ci sembra ispirato al buon senso e, soprattutto, va nella direzione di una logica non penalizzante per un segmento molto produttivo per il turismo, quale quello congressuale". Secondo Bocca, "l'aver stabilito che le case farmaceutiche italiane potranno continuare a svolgere i loro congressi in Italia, riducendo invece del 50% l'importo per le spese dei congressi effettua ti all'estero, favorisce una crescita delle manifestazioni in località nazionali che invece rischiavano di perdere reddito e posti di lavoro".

 

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