Indagine Confturismo-Istituto Piepoli: a luglio massimo storico per l'indice di fiducia del viaggiatore italiano e aumento del numero medio di notti. Quasi 8 italiani su 10 restano entro i confini nazionali: Trentino, Puglia e Toscana le mete preferite.

A luglio l'indice di propensione al viaggio del viaggiatore italiano ha toccato quota 66, ovvero il suo massimo storico, tre punti in più rispetto al mese precedente, un risultato che porta a 11 punti l'aumento realizzato da ottobre in poi. E' quanto emerge dall'indagine mensile realizzata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli. L'aumento dell'indice è il sintomo del miglioramento della situazione economica che comincia a mostrare i suoi effetti anche sul comportamento dei turisti italiani. Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi cresce infatti, rispetto a luglio 2014, da 7,3 a 7,4 notti, incremento che, seppur limitato, mostra un'inversione rispetto alla tendenza precedente di riduzione della durata media delle vacanze. Aumentano, inoltre, quanti si dichiarano ottimisti sull'uscita completa dalla recessione (quasi 4 su 10, a maggio erano il 31%). Per quanto riguarda la meta del viaggio diminuisce leggermente la quota di quanti preferiscono trascorrere le vacanze in Italia, che rappresentano tuttavia una quota poco inferiore dell'80%. La meta preferita per i prossimi tre mesi è il Trentino Alto Adige, di poco avanti a Puglia e Toscana. Expo, inanto, continua a essere un fattore importante di spinta al turismo italiano, dato che oltre sette italiani su dieci sono convinti possa portare nuovi flussi turistici. Chi va in altri Paesi europei preferisce la Spagna, seguita dalla Croazia e dalla Grecia, penalizzata dai suoi problemi finanziari (quasi un italiano su quattro avrebbe in qualche misura timore di essere in Grecia come turista). Gli Stati Uniti, da parte loro, sono la meta più segnalata a livello extra-europeo, davanti al Nord Africa che sconta le paure legate alla sicurezza.