Le reazioni dal Sistema Confcommercio

Le reazioni dal Sistema Confcommercio

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24 ottobre 2013

Confturismo: "nessuna indicazione concreta"

"Da una prima analisi della legge di stabilità non emergono indicazioni concrete. Temi quali agevolazione fiscale e diritto al lavoro non vengono assolutamente contemplati, anzi sembrerebbero addirittura penalizzati. Lo stanziamento ipotizzato di 50 milioni di euro per il turismo è una mancia della quale non abbiamo bisogno". Lo ha affermato il presidente di Confturismo e Federviaggio, Luca Patané, intervenuto al TTG di Rimini. "In qualità di presidente Confturismo e Federviaggio ritengo che TTG rappresenti un punto di arrivo ma soprattutto di partenza per rispondere alla crisi economica internazionale che ha investito il nostro comparto", ha aggiunto Patané.

 

Federmobili: "proroga bonus è una boccata d'ossigeno"

"La proroga del bonus mobili per un altro anno non sarà esclusivamente, cosa già molto apprezzabile, una boccata di ossigeno per l'industria ed il commercio del settore arredo, ma denota una notevole sensibilità nel comprendere quanto le famiglie Italiane abbiano bisogno di aiuti concreti per poter rilanciare i consumi nel nostro Paese". Parole del presidente di Federmobili Confcommercio, Mauro Mamoli, che conclude con "un grazie sentito a chi ha lavorato affinché il bonus non avesse termine il 31 dicembre 2013 in tal modo garantendo che la misura possa espletare appieno i benefici auspicati e attesi".

 

Balneari: "Ancora una volta disattese le promesse del governo"

 

"Il disegno di Legge sulla Stabilità adottato dal Consiglio dei Ministri nulla dispone circa la soluzione dei problemi riguardanti le concessioni demaniali marittime, al contrario di quanto anticipato ufficialmente e formalmente dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta nell'incontro del 26 settembre scorso. Cosa ancora più preoccupante che nessun provvedimento sia stato adottato per quanto riguarda le circa 350 imprese che, a causa di canoni pertinenziali insopportabili, sono sull'orlo del fallimento essendo ormai scaduta la moratoria a suo tempo concessa". In una nota congiunta le associazioni di categoria dei balneari, SIB/FIPE – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori, Assobalneari Italia – Confindustria e OASI – Confartigianato, sottolineano che ciò "sta determinando nella categoria delusione ed amarezza per una assenza che viene interpretata come una cedevole e inopinata inversione da parte del Governo su una proposta avanzata dall'Autorevole suo rappresentante. A questo si aggiunga la mancanza di informazione preventiva, così come assicurato, nei confronti di 30 mila piccole imprese che attendono con ansia soluzioni, (per quanto riguarda i "pertinenziali" siamo ormai oltre la disperazione), che riguardano il futuro di così tante famiglie, e che da diversi anni continua a causare il blocco di ogni tipo di investimento e innovazione2. Per tutto quanto sopra esposto, SIB/FIPE – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori, Assobalneari Italia – Confindustria e OASI – Confartigianato chiedono al Sottosegretario Baretta e alle forze politiche più direttamente coinvolte nella proposta governativa:

a) una nuova moratoria che riguardi il pagamento dei canoni pertinenziali, così da evitare che si concretizzino le iniziative e i provvedimenti già in corso, o in avvio, che porterebbero queste imprese al fallimento o, comunque, alla revoca delle concessioni.

b) un incontro urgentissimo al fine di conoscere, a questo punto, quali sono i provvedimenti e in che tempi il Governo intende adottarli per la soluzione delle annose problematiche del settore anche per fare chiarezza sulla ridda di indiscrezioni che tanto allarme suscitano nella categoria, avvertendo che nulla potrà essere accettato dai balneari senza che sia stato concordato.

Assopetroli: "no alla clausola di salvaguardia che si scaricherebbe sulle accise"

''Ancora non esiste un testo ufficiale della legge di Stabilità ma apprendiamo con preoccupazione la notizia rilanciata anche oggi dal Sole 24 Ore circa la presenza di una clausola di salvaguardia che porterebbe, in caso di attivazione, a scaricare 10 miliardi di euro sulle accise". Lo afferma Franco Ferrari Aggradi , presidente di Assopetroli Assoenergia, che aggiunge: "è importante che si sappia che la tenuta del sistema della distribuzione dei carburanti non puo' sostenere oltre il carico fiscale che grava su di essi, aumentarlo sarebbe una vera follia". Dopo il Dl Imu che "rischia di scaricare 1525 milioni di euro sulle accise questa ulteriore spada di Damocle che grava sui carburanti, deprime qualsiasi possibilita' di investimento in un settore già in forte crisi. Ci attendiamo dal Governo chiarezza e senso di responsabilità su questo tema perché influisce su un comparto e su beni fondamentali per l'economia del Paese". "Ci riserviamo sin d'ora dopo una attenta disamina del testo finale, di chiedere con forza alla buona politica che ancora abita il Parlamento, l'eliminazione di ogni clausola vessatoria di salvaguardia che possa solo adombrare odiosi aumenti di accisa sui carburanti che decreterebbero la fine del settore e non porterebbero un euro in più nelle casse dello Stato", conclude Franco Ferrari Aggradi.

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