Le reazioni dal sistema Confcommercio

Le reazioni dal sistema Confcommercio

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10 ottobre 2012

FIPE - ''L'aumento di un punto percentuale dell'Iva a cui sono soggette le attività di somministrazione servirà ad inasprire il contesto di difficoltà in cui operano i pubblici esercizi''. Per la Federazione italiana pubblici esercizi ''anche nelle attività di ristorazione si registreranno ulteriori contrazioni della domanda. Molti sono i dubbi che l'abbassamento Irpef di un punto percentuale dei primi due scaglioni di reddito possa restituire maggiore potere d'acquisto ai cittadini e sostenere in qualche modo i consumi del mercato interno. Le due misure non creeranno quella compensazione che è stata alla base del principio ispiratore di questo aspetto del ddl di stabilità''.

FEDERALBERGHI - Il presidente Bernabò Bocca "è negativo l'aumento dell'Iva che, oltre a ridurre ulteriormente il giro d'affari del settore, porrà l'Italia turistica ai margini di un mercato che vede nell'esposizione delle tariffe l'unica arma di competitività riconosciuta a livello globale dalla clientela, in una fase di recessione quale l'attuale. Mentre plaudiamo alla limatura delle aliquote Irpef per le fasce meno abbienti".

FEDERMODAITALIA- "Siamo sorpresi e increduli sulla decisione di aumentare l'Iva scaturita nella notte dalla riunione del Consiglio dei Ministri nonostante le ripetute e rassicuranti dichiarazioni di questi ultimi mesi da parte del Governo. L'effetto di una tal misura sarebbe devastante per il commercio e, in particolare, per il settore moda e abbigliamento che, come riconosciuto anche dai correttivi congiunturali introdotti negli studi di settore, sta attraversando una crisi senza precedenti: questo il commento del presidente Renato Borghi. "Nel drastico e persistente calo dei consumi, l'abbigliamento e calzature - continua Borghi - sono tra le voci di spesa che le famiglie sono costrette a rinviare. L'ulteriore aumento dell'Iva avrebbe un effetto ancora più negativo sulle scelte di spesa, penalizzando ulteriormente il nostro settore che negli ultimi 18 mesi ha visto la chiusura di quasi 19mila imprese".

CONFTURISMO VENETO - "Con un tempismo impeccabile, il Governo ha sferrato il colpo di grazia al turismo''. Parola del presidente Marco Michielli, secondo il quale ''l'aumento dell'Iva a manderà in tilt tutti i sistemi gestionali delle imprese, obbligandole a repentine modifiche contabili in piena stagione con conseguenti, ulteriori, costi e con un immaginabile dispendio di tempo. Sommata alla tassa di soggiorno, diventerà un deterrente all'arrivo dei turisti".

CONFCOMMERCIO BELLUNO - Per il presidente Franco Debortoli, "la decisione del Governo di aumentare l'Iva è sbagliata e lo è in modo totale ed evidente. È chiaro: l'aumento dell'Iva (che va a sommarsi a quello già avvenuto di recente) ha evidente controindicazioni, come colpire i consumi dei soggetti a reddito medio basso, penalizzare attività strategiche come il turismo rispetto ad altri Paesi anche europei che viaggiano con aliquote decisamente più favorevoli ed aumentare un livello di pressione fiscale complessivo già insopportabile per famiglie e imprese."


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