Monte Bianco: "fumata bianca" per la riapertura

Monte Bianco: "fumata bianca" per la riapertura

Via libera alle auto il 9 marzo, seguite il 18 o 19 dai mezzi pesanti. Conftrasporto: "soluzioni ancora troppo fumose per il trasporto merci". IL PROBLEMA DEL BONUS FISCALE

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5 marzo 2002

Traforo Monte Bianco: riapertura il 18 0 19 marzo per i mezzi pesanti.

Conftrasporto: "soluzioni ancora troppo fumose per il trasporto merci"

 

Dal 9 marzo le auto ritorneranno a circolare nel Traforo del Monte Bianco, mentre i mezzi pesanti saranno riammessi a partire dal 18 o 19 marzo. Lo ha deciso la Commissione intergovernativa italo-francese ratificando quanto deciso dal Comitato sulla sicurezza.

I mezzi pesanti circoleranno a senso unico alternato che cambierà ogni ora nelle due direzioni. In pratica, si potrà circolare in un senso per 45 minuti, ci sarà un quarto d'ora di alt per l'evacuazione del traffico e poi si riprenderà nel senso inverso.

La cadenza non sarà comunque ferrea: le due società concessionarie del traforo potranno accorciare o prolungare i tempi secondo la prevalenza del traffico. Per i Tir sono previste due aree di attesa: una in Francia sull'autostrada verso il Monte Bianco, poco prima di Chamonix, e l'altra in Italia ad Aosta, nei pressi del pedaggio autostradale.

La notizia della riapertura del tunnel non convince fino in fondo Conftrasporto. Secondo il Segretario generale della confederazione, Paolo Uggè, appaiono infatti "ancora troppo fumose le soluzioni che saranno individuate pe r il trasporto merci".

"Il governo italiano, che ha sollevato nei giorni scorsi la questione Alpi come determinante per lo sviluppo dell'economia dell'intero Paese - afferma ancora Uggè - non deve accontentarsi ora di ipotesi o di annunci poco definiti, ma pretendere che anche per l'attraversamento dei veicoli pesanti si identifichi sia la data di riapertura sia la disposizione relativa alle condizioni di attraversamento del tunnel. Gli operatori italiani chiedono da tempo, infatti, che il doppio senso di marcia sia garantito anche per i veicoli pesanti, con la sola eccezione di quelli che eccedono i limiti di sagoma consentiti".

Conftrasporto non accetterà altre soluzioni pasticciate e senza valide motivazioni: "se così fosse, chiederemo al Governo di ricorrere alla Corte di Giustizia d'Europa denunciando la palese violazione di trattati sottoscritti che impegnano le parti contraenti ad assicurare una circolazione, la più fluida possibile, eliminando ogni ostacolo che riduca le possibilità di mobilità sop rattutto sui grandi assi di comunicazione che collegano i paesi periferici con i mercati centrali".

 

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