Per turismo e ristoranti una Pasqua in chiaroscuro

Per turismo e ristoranti una Pasqua in chiaroscuro

Gli albergatori "vedono" una leggera ripresa, mentre i ristoratori si attendono un leggero calo di presenze e fatturato. Intanto sulle spiagge, alla prima verifica stagionale, sono attesi oltre due milioni di turisti.

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2 aprile 2010
Le festività pasquali trascorreranno sul filo della stabilità per alcune delle categorie economiche rappresentate da Confcomme

Le festività pasquali trascorreranno sul filo della stabilità per alcune delle categorie economiche rappresentate da Confcommercio. Se per il turismo è prevista una leggera ripresa, infatti, i ristoratori prevedono invece un leggero calo di presenze e fatturato. Mentre sulle spiagge, alla prima verifica stagionale, sono attesi oltre due milioni di turisti. Nel dettaglio (vedi anche articoli in allegato, ndr), secondo Federalberghi-Confturismo saranno circa 9 milioni e 200mila gli italiani in vacanza (+8 per cento rispetto al 2009), per un giro d’affari di 2,7 miliardi e una spesa media pro capite di 305 euro. Saranno poco più di quattro milioni, invece, secondo la Fipe, gli italiani che sceglieranno il ristorante per il pranzo di Pasqua, ovvero il 2,4% in meno rispetto allo scorso anno. Il 51,7% dei ristoratori registra un calo delle prenotazioni e quindi si aspetta una contrazione anche del fatturato, portando la spesa complessiva sui 176 milioni di euro (-3,3% sul 2009). Il Sib-Fipe, infine, stima che i turisti troveranno aperto il 70% degli stabilimenti balneari.

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