Ruote d’Italia: “Conftrasporto apre la stagione del confronto per evitare la protesta”

Ruote d’Italia: “Conftrasporto apre la stagione del confronto per evitare la protesta”

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1 febbraio 2023

Il titolo che ho scelto di mettere in testa a queste mie osservazioni odierne sembra quasi un controsenso, soprattutto dopo la riuscitissima assemblea tenutasi mercoledì a Roma. La partecipazione di quasi 400 imprenditori, del Vicepresidente del Consiglio e Ministro dei trasporti Matteo Salvini, del Viceministro dei trasporti Edoardo Rixi, delegato ai temi del mare, la presenza di parlamentari ed esponenti del mondo politico nonché dei vertici delle nostre federazioni aderenti, ha fornito l’immagine di cos’è realmente la Conftrasporto. Non un’immagine autopromozionale, ma la rappresentazione di una realtà viva, forte e operosa, che porta avanti con competenza e coraggio le tematiche presenti nel vasto mondo della logistica.

Le attività di confronto e dibattito sono proseguite sabato a Verona, dove un nutrito gruppo di autotrasportatori locali e di altre regioni ha affrontato la questione del corridoio del Brennero. Anche in questo caso occorre dare atto del coinvolgimento di parte delle rappresentanze politiche europee, nazionali e territoriali.

L’iniziativa ha visto coinvolte diverse associazioni territoriali ed operatori interessati che hanno deciso di dar vita ad un coordinamento per rappresentare con più forza una battaglia decisiva non solo per gli operatori del trasporto, ma anche dell’intera economia nazionale. Chi scrive ha potuto ricordare come la logistica sia la funzione essenziale per dare competitività al sistema produttivo italiano. “Senza logistica le merci restano sui piazzali e non raggiungono i mercati europei in tempo utile”. Il danno economico dei divieti unilaterali imposti dall’Austria, dunque, non interessa solo le attività di autotrasporto, ma si estende all’economia intera. È per questo che non possiamo continuare a subire le conseguenze di scelte localiste che favoriscono economie locali a scapito di altri Paesi.

Occorre senza ombra di dubbio riconosce l’interessamento del ministro Salvini che, già nella giornata di martedì, ha incontrato il suo omologo tedesco per affrontare congiuntamente il tema. Spiace constatare l’assenza di altre forze politiche, per lo più di opposizione, alle iniziative di cui abbiamo accennato, con la sola eccezione di Italia Viva, che ha partecipato attraverso la presidente del gruppo al Senato Raffaella Paita. Ci pare quindi doveroso e necessario che tutte le forze politiche facciano chiarezza rispetto alle proprie posizioni sull’affaire Brennero: gli elettori meritano infatti di sapere se il tema interessa tutte le compagini parlamentari oppure no! Se tutte sono della medesima opinione sulla difesa delle imprese nazionali oppure no! All’appello lanciato da Fai/Conftrasporto ad avviare la fase del confronto togliendo i divieti notturni, il Presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha risposto rilanciando provocatoriamente l’idea del sistema “a prenotazione” sul corridoio del Brennero. Una proposta, questa, irridente e irricevibile, che non sembra voler tener conto della situazione, sempre più insostenibile.

Se si continuerà ad ignorare il problema, il rischio paventato dagli imprenditori aderenti alla Fai/Conftrasporto è quello dell’esplosione di iniziative di protesta, anche in forma autonoma. E si badi bene che simili manifestazioni potrebbero trovare questa volta la condivisione delle Autorità comunitarie, alle quali, come annunciato ieri, si rivolgeranno unitariamente i governi dell’Italia e Germania. Nel frattempo, l’azione legale intentata nei confronti della presidente della Commissione europea Von der Leyen da alcune federazioni seguirà il suo corso. È noto che il mancato intervento nei confronti di chi infrange un principio costitutivo dell’Unione Europea, come la libera circolazione delle merci, costituisce una evidente omissione di atti d’ufficio.

Ora si apre temporaneamente una fase elettorale che coinvolge due regioni che insieme governano circa 15 milioni di cittadini (Lazio e Lombardia). Oltre all’invito a partecipare alla consultazione elettorale che, come in ogni occasione Fai/Conftrasporto rivolge alla categoria, si evidenzia come la risposta dei cittadini potrà in modo evidente impattare anche sui temi che Conftrasporto sta sostenendo.

Pertanto:

domenica e lunedì 12 e 13 febbraio recarsi elle urne è un preciso interesse di tutti i cittadini, perché i temi del trasporto e della logistica e gli impegni assunti dalla politica e dalle istituzioni nel corso degli eventi dei quali abbiamo parlato, non vadano nel dimenticatoio. In gioco c’è il destino delle nostre imprese ed il futuro dell’economia nazionale. Non partecipare rappresenta un autogoal disastroso per tutti!      

 

Paolo Uggè

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