Sib: “basta promesse, ora chiediamo fatti”

Sib: “basta promesse, ora chiediamo fatti”

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10 ottobre 2019

Al TTG Travel Experience organizzato da Italian Exhibition Group è stata anche la giornata dei balneari riuniti in un convegno a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche l'ex ministro Gian Marco Centinaio, il senatore Maurizio Gasparri e il governatore della Liguria Giovanni Toti. La domanda condivisa da Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna Balneari e Oasi-Confartigianato è che il governo estenda di 15 anni le concessioni, come previsto dall'ultima legge di bilancio. Il problema evidenziato è che sul territorio non tutti i Comuni stanno applicando la norma e ciò limita il desiderio di innovazione e di investire sull'ammodernamento delle strutture. "Dopo dieci anni di convegni e manifestazioni, i balneari - spiega il presidente nazionale del Sib Fipe Confcommercio, Antonio Capacchione - chiedono ai rappresentanti delle Istituzioni non più promesse ma solo concreti ed efficaci provvedimenti legislativi o amministrativi. Per i balneari italiani, l'epoca delle promesse appartiene al passato. E’ l'ora che si parli solo con il linguaggio dei fatti". "In attesa dell'indispensabile riordino organico della materia e della sottrazione del settore dalla direttiva Bolkestein - aggiunge - è urgente e indifferibile la effettiva applicazione della nuova durata di quindici anni a tutte le concessioni demaniali. A tal proposito è assurdo che a distanza di 10 mesi sono ancora molti i comuni che non hanno apposto la nuova scadenza del 31 dicembre del 2033 sui singoli titoli concessori. L'assenza di una circolare esplicativa nazionale da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti costituisce un comodo alibi per molti funzionari comunali per non procedere speditamente alla formalizzazione della nuova scadenza. E’ urgente che sia emanata già nelle prossime ore".  "Così come ribadiamo per l'ennesima volta – conclude Capacchione - che è urgente una soluzione, anche tampone, per la drammatica situazione dei cosiddetti pertinenziali. I rappresentanti di tutti i partiti si dicono, da tempo, d'accordo, ma purtroppo, puntualmente viene sempre rimandata l'approvazione del provvedimento normativo conseguenziale, almeno di sospensione della riscossione degli esosi canoni e delle decadenze dei titoli concessori".

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