Turismo: la ripresa "cammina" sui ponti di primavera

Turismo: la ripresa "cammina" sui ponti di primavera

Secondo un'indagine Federalberghi-Cirm, sono oltre 10 milioni gli italiani in vacanza per i ponti del 25 aprile e del primo maggio. Affari per 4,5 miliardi di euro (+30% rispetto al 2001). Bocca: "Il primo vero segnale di ripresa del settore".

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23 aprile 2002

Turismo: sui "ponti" di primavera torna l'ottimismo

 

Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca , ha espresso grande soddisfazione per i risultati di un'indagine realizzata con la collaborazione del Cirm sui flussi dei prossimi "ponti" del 25 aprile e del 1° maggio (il dettaglio della ricerca è allegato in fondo alla pagina N.d.R.). "Finalmente, forse, ci siamo – ha detto Bocca - il turismo italiano, dopo sette mesi di drammatica crisi, sembra cominciare a manifestare un primo vero e fort e segnale di ripresa". L'indagine è stata svolta intervistando oltre 3 mila italiani maggiorenni, costituenti un campione rappresentativo di oltre 47 milioni di connazionali ed ha puntato a monitorare le vacanze degli italiani nei periodi tra il 25 aprile e il 1° maggio.

"Ebbene, il dato che salta subito all'occhio -ha proseguito Bocca- è quello economico. Rispetto al 2001 il giro d'affari generato dalle vacanze degli italiani aumenterà del 30% passando dai 3,5 miliardi di Euro del 2001 ai 4,5 miliardi di Euro del 2002, con un margine lordo addirittura di 1 miliardo di Euro".

"Considerando che dall'11 settembre ad oggi – ha sottolineato il presidente di Federalberghi - il turismo nazionale ha fatto registrare una perdita economica di oltre 6 miliardi di Euro, il dato che emerge da questa indagine è assolutamente interessante, in quanto oltre a manifestare una ripresa consistente dei consumi turistici, in solo 7 giorni di ‘ponti' ci consente di recuperare 1 miliardo di Euro".

"L'ottimismo, quindi, a questo punto, -ha concluso Bocca- deve prendere il sopravvento e farci considerare alle spalle uno dei periodi più bui e drammatici per l'economia turistica dell'Italia che grazie al nostro settore incamera annualmente ben 70 miliardi di Euro (7% del Pil nazionale), dà lavoro a 2 milioni di persone e grazie alle entrate valutarie copre il 50% del saldo commerciale annuo. Una vera e propria potenza economica ed occupazionale al servizio del Paese".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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