Turismo: "scomparsi" tredici milioni di viaggatori
Turismo: "scomparsi" tredici milioni di viaggatori
Turismo: “scomparsi” tredici milioni di turisti
Negli ultimi due anni le presenze turistiche in Italia sono crollate di 13 milioni di unità, passando dai 238 milioni del 2001 ai 225 milioni del 2003. Il dato è stato reso noto a Bormio dal presidente di Federalberghi/Confturismo, Bernabò Bocca, nel corso dell’assemblea dell’Associazione albergatori della provincia di Sondrio. La débacle, secondo Bocca, è frutto anche del peso insostenibile dell’Iva che nel nostro Paese è al 10% per il settore alberghiero, mentre la tassazione in Francia è del 5,5% e in Spagna del 7%. Inoltre, “gli italiani - ha aggiunto Bocca - hanno ridotto i giorni di vacanza perché è cresciuto di parecchio il costo della vita dopo l’introduzione dell’euro, sebbene i prezzi degli alberghi siano rimasti pressoché stabili o con lievissimi rialzi. L’Istat sbaglia nel prendere in considerazione unitamente gli albergatori e i ristoratori. Poi va detto che l’Istat si basa sui prezzi denunciati dagli albergatori, che sono per legge costretti a indicare il tetto massimo delle tariffe, e non quelli effettivamente praticati nella realtà”.
Per uscire dalla crisi, il presidente di Federalberghi è tornato a reclamare l’istituzione di un ministero ad hoc: “manca, in Italia, un ministero delle Politiche del Turismo. Si deve creare una cabina di regia per ovviare a questo inconveniente, per ridare al turismo un ruolo strategico”.