TURISMO: "SERVE UN FORTE MOMENTO DI COORDINAMENTO NAZIONALE"

TURISMO: "SERVE UN FORTE MOMENTO DI COORDINAMENTO NAZIONALE"

D:12-4-2006 P.333 T:ELEZIONI: HA VINTO L'UNIONE

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12 aprile 2006
Turismo, Bocca: "serve un forte momento di coordinamento nazionale"

Turismo, Bocca: "serve un forte momento di coordinamento nazionale"

 

Un abbassamento dell'aliquota Iva per gli operatori del settore agli stessi livelli dei concorrenti europei, la deducibilità dell'Iva sul turismo congressuale ed "un forte momento di coordinamento nazionale" che, se non è il da tempo auspicato Ministero delle Politiche turistiche, gli si avvicini quanto più possibile, con un viceministro con  delega o anche un accorpamento tra Turismo e Cultura. E' quanto si attende ora dal nuovo governo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo e vicepresidente vicario di Confcommercio.

"Se Berlusconi era più sulla nostra linea in rapporto al Ministero – rileva Bocca - nel programma del centrosinistra vi era invece l'idea di un viceministro con delega al Turismo. Mi auguro che ora si tenga fede a quell'impegno". Ma rispetto all'ipotesi di un viceministro nell'ambito del Ministero alle Attività produttive, Bocca preferisce quella di un sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Perché vi sarebbe altrimenti il rischio, osserva, che il turismo "rimanga una cenerentola rispetto all'industria", a dispetto del ruolo centrale che  svolge nell'economia nazionale e dell'impossibilità per le imprese turistiche "di mettere le rotelle per delocalizzare all'estero o sostituire i lavoratori con le macchine". "Anche l'agricoltura, che pur rientra tra le competenze delle Regioni, trova una sintesi nel Ministero delle Politiche agricole", insiste Bocca, secondo il quale inoltre non è l'ancoraggio alle Attività produttive a garantire di per sé i finanziamenti per le imprese del settore. Che, nota, "passano comunque sempre per il Ministero dell'Economia, e allora tanto vale avere una persona al tavolo del Consiglio dei Ministri".

Altra ipotesi in subordine cui Bocca guarderebbe con favore, nell'impraticabilità di un Ministero ad hoc, è infine quella di un Ministero che accorpi Cultura e Turismo e anche da quest'ultimo prenda il nome a suggello della centralità del  settore. Per quanto riguarda l'aliquota Iva, Bocca sottolinea come questa sia al 10% in Italia, contro il 5,5% della Spagna ed il 7% della Francia. "E sulla necessità di una sua riduzione - osserva - entrambi gli schieramenti si erano dichiarati d'accordo". Quanto alla deducibilità dell'Iva sul turismo congressuale, conclude, è la condizione "per smettere di regalare i congressi a Montecarlo".

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