TUTTI CONTRO IL DECRETO LEGGE "TAGLIA CONGRESSI"

TUTTI CONTRO IL DECRETO LEGGE "TAGLIA CONGRESSI"

L'articolo 3 del DL approvato dal Consiglio dei Ministri dimezza le autorizzazioni ministeriali per i convegni. Fiavet, Federalberghi, Aimp e Assi prevedono perdite gravi per il turismo congressuale, un settore che fattura annualmente 9 miliardi di euro.

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2 maggio 2002
Fiavet, Federalberghi, Aimp e Assi contro il Decreto Legge “taglia congressi

Fiavet, Federalberghi, Aimp e Assi contro il Decreto Legge “taglia congressi

 

Il decreto legge che pone limitazioni alle case farmaceutiche in materia di organizzazione di eventi “contiene un principio aberrante” e, di conseguenza, è “devastante” per il settore del turismo congressuale. Questo il giudizio di Federalberghi nei confronti del decreto legge che, regolamentando la diminuzione dei costi delle medicine, stabilisce “di fatto che le imprese farmaceutiche, per far fronte ai diminuiti introiti di bilancio derivanti dal taglio del 5% dei prezzi delle medicine, dovranno non superare del 50% le spese sostenute nel 2001 per l’organizzazione, la partecipazione o il finanziamento anche indiretto di convegni, congressi, seminari o riunioni”.

“Questo principio - sottolinea Federalberghi - oltre che limitativo e lesivo della libertà d’impresa, colpisce in modo devastante il turismo congressuale, un segmento del settore turismo che fattura annualmente 9 miliardi d’Euro. Questo decreto legge arriva tra l’altro proprio all’indomani della nostra reiterata richiesta al Governo di rendere detraibile l’Iva sul turismo congressuale, in adeguamento a quanto consentito dall’Unione europea, ed attuato da anni da diversi Paesi dell’Ue”. La Fiavet, in una nota inviata al Ministro per le Attività Produttive, Antonio Marzano, e al Sottosegretario, Giuseppe Galati, sottolinea che, “intervenire legislativamente, come ha fatto il Governo, limitando la spesa dell’organizzazione di eventi congressuali, nella misura massima del 50% di quella notificata al Ministero della Salute nell’anno 2001, senza minimamente interpellare le categorie interessate e in particolare le Agenzie di Viaggio specializzate, avrà senz’altro effetti devastanti”. “Non vogliamo mettere in discussione la ratio del provvedimento normativo, che peraltro interviene al termine del primo quadrimestre dell’anno - ha detto il Presidente della Fiavet, Antonio Tozzi - ma occorre comprendere anche che le Agenzie di Viaggio hanno già erogato, per conto dei loro clienti case farmaceutiche, servizi di preparazione di eventi congressuali programmati fino alla primavera prossima, prepagando o versando consistenti caparre confirmatorie a professionisti e strutture ricettive in Italia ed all’estero, delle quali ben difficilmente potranno rientrare in possesso. Gli effetti sono incalcolabili e di questo il Governo ne dovrà tenere assolutamente conto”.

L’Aimp (l’Associazione Italiana Meeting Planners, aderente all’Unione Cts di Milano –Confcommercio), ha espresso la propria preoccupazione per l’articolo 3 del Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 aprile. Per il presidente dell’Associazione Carlo Gaeta, “se da un lato è giustificabile un intervento del governo per razionalizzare il sistema di formazione del costo dei prodotti farmaceutici, dall’altro penalizza non solo il settore congressuale, ma tutto il comparto turistico”. Secondo Gaeta infatti, “sono già stati cancellati dalle aziende interessate al provvedimento oltre la metà dei convegni messi in calendario per la seconda metà dell’anno”. L’Aimp ha quindi annunciato che il prossimo 7 maggio, in occasione di un incontro presso la sede della Confcommercio, gli organizzatori professionali di eventi aggregativi manifesteranno le proprie critiche ai rappresentanti delle istituzioni. Anche l’Associazione Italiana Incentive & Convention (Assi), ha espresso la propria contrarietà al decreto legge.      

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