UN NATALE AUSTERO, MA NON TROPPO

UN NATALE AUSTERO, MA NON TROPPO

Secondo il Centro Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà 586 euro contro i 590 del 2001. FEDERALBERGHI: IL NATALE UNA BOCCATA D'OSSIGENO.

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29 novembre 2002
L’andamento dei consumi nel periodo delle festività natalizie

La “mappa” dei consumi nel periodo delle festività natalizie

 

Il Natale 2002, secondo un’analisi fatta dal Centro Studi di Confcommercio nel primo numero del suo Osservatorio Economico, si presenterà con una veste dimessa, non troppo diversa da quella già austera dello scorso anno. In pratica, ogni famiglia spenderà 586 euro contro i 590 dello scorso anno, pari ad un calo di circa lo 0,7%.

Ovviamente, il classico incremento incremento della spesa in vista delle festività è determinato in buona parte dalle tredicesime:degli oltre 39 miliardi di euro percepiti, sotto tale forma, nel 2002 come retribuzioni da lavoro dipendente e pensioni, le famiglie destineranno a spesa aggiuntiva per i consumi e altri impieghi poco più di 31 miliardi di euro, 13,2 dei queli per i consumi in senso stretto.

Per quanto riguarda invece i prodotti sui quali si concentreranno gli acquisti, oltre il 39% della spesa riguarderà i prodotti alimentari, in leggero calo rispetto al 2001, mentre più di un quinto sarà assorbito da articoli di abbigliamento, calzature e pelletteria. Il restante 40% circa si ripartirà tra articoli di arredamento, prodotti di profumeria, libri e abbonamenti a riviste, giochi e giocattoli, per citare i più importanti.

Entrando nel particolare, la spesa per i prodotti alimentari evidenzia una flessione di circa 3 punti rispetto al 2001, che dovrebbe tuttavia riguardare soprattutto i prodotti freschi, mentre per prodotti confezionati e bevande è previsto, in alcuni casi, un modesto incremento. Il calo riguarderà pane fresco e pasta, carni (essenzialmente salumi e insaccati), latte, formaggi e uova, unitamente a frutta e ortaggi. Nel rispetto delle tradizioni alimentari del periodo, dovrebbe rimanere stabile il consumo di pesce, sia fresco, sia surgelato. È attesa anche una ripresa della domanda di prodotti da forno dolci tipici del periodo (i cosiddetti “lievitati tradizionali” come il panettone), cioccolata, confetteria (torroni classici e farciti) e gelato.

Fra i non alimentari, decisamente modesta appare la performance degli elettrodomestici, sia quelli da incasso nel segmento dei mobili per la cucina, sia i cosiddetti elettrodomestici bianchi (lavaggio e piccoli elettrodomestici). I settori degli elettrodomestici bruni (radio, TV, Hi-Fi, videoregistratori) e delle dotazioni per l’informatica sono contrassegnati da un andamento negativo della domanda, anche nei segmenti dei prodotti fortemente innovativi (DVD, registratori CD, apparecchiature per home theatre), caratterizzati da prezzi in costante riduzione o pressoché stabili.

In particolare, è il comparto dei tv-color che potrebbe evidenziare i cali più vistosi dei volumi venduti.

Riguardo alla telefonia mobile, il mercato degli apparecchi cellulari appare in via di saturazione, come dimostrano sia i prezzi sempre più contenuti, sia la crescita attesa (5% circa), di gran lunga inferiore agli incrementi a due cifre che avevano caratterizzato gli anni precedenti

L’abbigliamento evidenzia una certa ripresa rispetto al Natale dello scorso anno, soprattutto per effetto del positivo andamento dell’esterno uomo e donna, della maglieria e degli accessori. Buone, in particolare, le prospettive del segmento della jeanseria, mentre in sensibile arretramento risulta l’abbigliamento sportivo e casual, mentre per le calzature il trend si presenta ancora su valori modesti, con un ulteriore, seppur moderato, calo delle vendite.

La domanda di beni di arredamento si mostra più dinamica rispetto allo scorso anno, soprattutto nel segmento dei mobili e degli accessori per la casa e della cristalleria. Il tessile casa, per contro, mostra una flessione consistente.

Il mercato dei giocattoli mostrerà  come di consueto in questo periodo una discreta vivacità. Al di là dei giochi tradizionali, una evoluzione particolarmente positiva si dovrebbe registrare per alcune piattaforme di “moda” dei giochi elettronici come Playstation 2, Xbox e Gamecube.

In linea con gli andamenti degli anni precedenti risultano i prodotti per il benessere individuale (igiene e cosmesi e profumi), che evidenziano una crescita soddisfacente.

Relativamente al commercio elettronico, si prevede un impiego ancora piuttosto limitato di questo canale di vendita e circoscritto, per ora, agli acquisti on-line di libri, CD musicali, DVD e videocassette.

Per quanto concerne i viaggi, infine, gli italiani che si muoveranno per le prossime festività di fine anno dovrebbero essere circa 8 milioni, dei quali l’80% rimarrà entro i confini nazionali, mentre un 20% sceglierà di andare all’estero. Per quelli che rimarranno in Italia, la montagna sarà scelta da poco meno del 50%, e la novità quest’anno potrebbe essere rappresentata dai piccoli centri invernali dell’Emilia, della Toscana, del Lazio e dell’Abruzzo, mentre l’altra metà s’indirizzerà verso gli agriturismi. Chi si recherà all’estero continuerà a privilegiare le capitali europee (35%), la Costa Azzurra e le solite mete esotiche. Soprattutto Mar Rosso (Sharm El Sheik, Hurghada e Marsa Alam), Spagna, Seychelles, Mauritius, Cuba, Santo Domingo, le crociere nei Caraibi e quelle sul Nilo. Fra le nuove destinazioni, stanno ottenendo un discreto successo il Sud Africa e la Nuova Zelanda, mentre stabili si presentano le richieste per Turchia e Grecia. La Tunisia sta rapidamente recuperando la situazione sull’onda degli ottimi risultati di questa estate. Decisamente ancora in ribasso i viaggi verso gli Stati Uniti e il Medio Oriente.

 

 

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