Ristorazione: tre giorni di eventi per celebrare un "tesoro" italiano

Ristorazione: tre giorni di eventi per celebrare un "tesoro" italiano

Dal 15 al 17 maggio Fipe ha organizzato la terza edizione della Giornata della Ristorazione che coinvolge istituzioni, scuole, associazioni e oltre diecimila ristoranti in Italia e all’estero. Stoppani: "Servono politiche per sostenere il settore".

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19 maggio 2025

Con 328 mila imprese attive, 1,5 milioni di occupati (di cui oltre 1,1 milioni dipendenti) e un valore aggiunto che supera i 59 miliardi di euro, la ristorazione italiana si conferma un pilastro dell’economia nazionale, oltre che espressione della cultura e dell’identità del Paese. Un comparto strategico per il turismo e l’agroalimentare, oggi però alle prese con eccesso di offerta, norme frammentate, concorrenza sleale e l’assenza di una politica economica dedicata. Per accendere i riflettori su questi temi, Fipe-Confcommercio ha promosso la terza edizione della Giornata della Ristorazione, svoltasi dal 15 al 17 maggio scorsi tra Roma e il resto del territorio. L'iniziativa coinvolge istituzioni, scuole, associazioni e oltre 10 mila ristoranti in Italia e all’estero, con più di 100 eventi in calendario. Il tema scelto per l’edizione 2025 è l’uovo, simbolo di creazione e rinascita, rappresentato da un piatto iconico: ovetto croccante con asparagi scottati, fonduta di blu del Moncenisio e tartufo nero d'Alba, firmato dallo chef Lorenzo Leggero del ristorante Celestino di Piobesi Torinese. 

Tra i momenti centrali della manifestazione, la presentazione dell’Antologia della Ristorazione Italiana, edita da Topic e curata da Marco Bolasco. L’opera mira a rinnovare il racconto della cucina italiana e a entrare nei programmi degli Istituti Alberghieri, rilanciando i valori fondanti del modello alimentare nazionale. Durante la giornata del 15 maggio è stato consegnato il Premio Fipe – Giornata della Ristorazione 2025, intitolato Vesta. La scultura, ideata da TIPSTUDIO e commissionata da Triennale Milano, è stata assegnata a personalità e realtà che hanno contribuito alla promozione del settore: Aboca, Caritas Italiana, Ferrari-Trento, Carlo Petrini, Luca Squeri e Sveva Sagramola. A chiudere la manifestazione, l’Assise della Ristorazione Italiana, tenutasi nella sede della Camera di Commercio di Roma. Dopo l’intervento introduttivo del presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, si sono susseguiti due panel dedicati alla filiera agroalimentare e al ruolo della ristorazione all’estero. Ha partecipato con un videomessaggio anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, mentre Giorgio Salvitti ha portato i saluti del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Le celebrazioni sono proseguite sabato 17 maggio con eventi in tutta Italia e anche all’estero, a testimonianza di una ristorazione che, nonostante le difficoltà, continua a rappresentare un presidio di identità, impresa e comunità.

Stoppani: "Servono politiche per sostenere il settore, manca un disegno strategico"

Il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani, ha sottolineato che "la Giornata della Ristorazione vuole affermare con forza il valore culturale e imprenditoriale del nostro settore, che rappresenta uno degli asset strategici del Paese e un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale". "Non si tratta - ha detto Stoppani - solo di celebrare l’eccellenza gastronomica italiana, ma anche di accendere i riflettori su un comparto che necessita con urgenza di politiche pubbliche organiche e di lungo respiro. Oggi la ristorazione sconta la mancanza di una visione strategica: è un settore chiave per l’occupazione, per la filiera agroalimentare, per il turismo e per l’immagine stessa dell’Italia nel mondo, ma continua a essere lasciato ai margini del dibattito economico". Secondo il presidente Fipe, "serve un cambio di paradigma. Bisogna superare la retorica del “Made in Italy” inteso solo come marchio commerciale e abbracciare il concetto più profondo e generativo di “Sense of Italy”: un modello che sappia integrare bellezza, competenze professionali, cultura del cibo, innovazione e sostenibilità. Solo così potremo dare prospettiva al nostro sistema Paese, valorizzando ciò che ci rende unici e creando nuove opportunità per le future generazioni di imprenditori e lavoratori del settore".

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