Alfano: "Se vinciamo non toccheremo l'Iva"

Alfano: "Se vinciamo non toccheremo l'Iva"

Il segretario del Pdl ha incontrato a Roma il Consiglio Generale di Confcommercio. "Commercio locomotiva del treno Italia". "Il presidente Sangalli ha sempre posto tutte le questioni con un grande intelligenza negoziale".

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14 novembre 2012

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha incontrato a Roma il Consiglio Generale di Confcommercio. "Quando un organizzazione datoriale è rappresentata da chi agisce con concretezza - ha detto Alfano - porta a casa risultati. Certamente Carlo Sangalli ha sempre posto tutte le questioni con un grande intelligenza negoziale". Alfano ha poi parlato della situazione economica generale del Paese: "Il treno dell'Italia deve rimettersi in moto ma è bene che tutti ci chiariamo quale debba essere la locomotiva che, secondo me, devono essere le imprese del terziario. Il punto di fondo è capire chi può trascinare la ripresa". "Se non si ricomincia a produrre -ha osservato Alfano - non si può ricominciare a crescere. Bisogna quindi rilanciare i consumi. Bisogna lasciare più soldi in tasca alle persone". Il segretario del Pdl ha poi sottolineato di non rassegnarsi "all'idea che questo pachiderma chiamato Stato non possa dimagrire. Bisogna mettere a dieta lo Stato. Non c'è nesso tra maggiore spesa e maggiore efficienza". "Ridurre i costi della politica. Per ciò che riguarda le tasse, Alfano ha detto d'immaginare un bilancio statale che possa essere certificato on line per ogni euro di tasse pagate dai cittadini. Dare l'idea alle persone che la macchina che stai pagando produce servizi e non fastidi". "Il grosso problema - ha precisato Alfano - resta oggi il fatto che investire in Italia per uno straniero è praticamente impossibile: la burocrazia è un ostacolo insormontabile. Fare una riforma della burocrazia è però difficilissimo ma è necessario per far ripartire la crescita". Altro nodo da sciogliere è quello del debito pubblico "che rimane una zavorra pesantissima per le generazioni future. Il compito della nostra generazione deve essere quello di togliere il debito dalle spalle dei nostri figli". Parlando di tasse poi, Alfano ha detto che "il nostro governo non è riuscito ad abbassare le tasse ma nonostante una crisi tremenda siamo riusciti nel miracolo di non aumentarle". "Noi porremo al centro della campagna elettorale la questione fiscale - ha quindi aggiunto Alfano - e siamo contro l'idea che per finanziare la spesa pubblica si debba tassare". Parlando di riforma di mercato del lavoro, Alfano ha precisato che "in materia di lavoro occorre togliere un po' di ideologia. La Cgil ha messo veti di ogni tipo sia sull'Articolo 18 che sulla flessibilità in entrata e il PD si è adeguato per non scontentare una propria fascia di elettorato". "L'aumento dell'Iva se andremo al governo - ha detto Alfano - verrà sicuramente cancellato. Abbiamo fatto la battaglia sull'Iva e ne abbiamo vinta un pezzo: non ho
esitazione a dire che, se vinceremo, non lo faremo".

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