Baretta: "non ci sono i soldi per tutto"

Baretta: "non ci sono i soldi per tutto"

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20 maggio 2013

"Sicuramente, un aumento dell'imposta avrebbe un effetto sui consumi, d'altra parte però la cifra necessaria per evitare che scatti è molto impegnativa, oltre due miliardi per quest'anno e il doppio per quelli successivi". Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia, parla anche dell'aumento dell'Iva in un'intervista al Messaggero, sulle priorità economiche del Governo."C'è da mettere a punto tutta l'agenda dei prossimi mesi. Dopo il decreto sull'Imu, cassa integrazione e lavoratori
precari si addensano una serie di esigenze". Oltre all'Iva, spiega Baretta, scadono le detrazioni del risparmio energetico. "Poi quasi contemporaneamente, entro agosto, dobbiamo definire la riforma dell'Imu: ci si attende di non ritrovarsi dopo tre mesi a pagare la stessa rata di giugno. Finora non è servita una copertura formale ma poi saranno necessari almeno due miliardi. Quindi c'è da finanziare il piano giovani". Il problema, come sempre, sono le coperture. "È chiaro che dal punto di vista finanziario - spiega Baretta - tutto non
ci sta, bisogna decidere la scaletta delle priorità". E aggiunge: "Mi pare difficile sommare tutte le esigenze, che pure prese una per una sono tutte giuste". La priorità davvero assoluta, per Baretta, è "uscire dalla procedura di disavanzo eccessivo, poi si potrà ragionare sul quadro che si apre". E ancora, sull'Iva: "Dobbiamo ricordare che il passaggio dal 21 al 22% è già previsto da una legge, per un'operazione di copertura del Governo Monti rispetto a una clausola di salvaguardia introdotta da Tremonti, la quale a sua volta prospettava il taglio delle agevolazioni fiscali e delle prestazioni sociali. Se non scatta l'aumento dell'Iva avremo meno risorse disponibili per gli altri interventi. Dobbiamo ridurre il carico fiscale su imprese e lavoro, mettere in campo agevolazioni per chi assume"

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