Commercio turismo e ambiente: tesori da valorizzare

Commercio turismo e ambiente: tesori da valorizzare

La riforma federalista ha dato alle Regioni la possibilità di sviluppare settori fondamentali per le economie locali. Resta comunque imprescindibile l'interazione tra risorse pubbliche e private.

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13 maggio 2002
Commercio e turismo alla prova federalista

Commercio e turismo alla prova federalista 

    

La riforma federalista dello Stato e le ripercussioni su turismo, ambiente e territorio sono stati al centro della prima tavola rotonda che si è tenuta al convegno della Confcommercio a Villa Bottini. L’assessore al Commercio e Turismo della Regione Liguria Giacomo Gatti ha sottolineato l’importanza del passaggio di poteri e competenze riguardanti proprio commercio e turismo dalla Stato alle Regioni. “Una fase importante – ha detto Gatti -  ma complessa perché devono essere chiariti i contorni esatti delle competenze tra Stato e Regioni”. Poi Gatti ha analizzato la situazione della Liguria per quel che riguarda il turismo: “la nostra Regione – ha precisato l’assessore, ha una naturale vocazione al turismo per questo bisogna trovare nuove vie per sfruttare al meglio le risorse che abbiamo. Bisogna dotare il territorio di infrastrutture adeguate e per far questo è necessaria un’integrazione tra risorse pubbliche e private. “Bisogna insomma - ha concluso Gatti - raggiungere l’obiettivo dello sviluppo integrato”. Anche per l’assessore al Commercio e Turismo della Toscana Susanna Cenni, la riforma federalista che ha dato competenze esclusive alla Regioni, “è di grande importanza”. L’assessore, che ha sottolineato l’esigenza di mantenere salda l’identità della Toscana da un punto di vista turistico, ha rilevato però come la Legge quadro sul turismo, approvata immediatamente dopo la riforma federale dello Stato, sia già inadeguata rispetto alla nuova configurazione di attribuzioni tra Stato e Regioni. Per quel che riguarda la Toscana, l’assessore Cenni che ha detto che in Toscana tra turismo e commercio c’è un forte intreccio: “Sono prodotti complessi e per fare in modo che funzionino è necessario che tutti insieme facciano sistema”. Secondo il presidente del Touring Club Italiano Guido Venturini l’Italia “è un museo diffuso” e in questo senso l’avvento di una cultura federalista è una straordinaria occasione. “La gestione del turismo è la più logica e la più opportuna per applicare principi corretti e autentici di carattere federale”. Secondo Venturini, “l’Italia ha bisogno di una più corretta pianificazione dei flussi sul territorio e nel tempo. Il grande compito del federalismo turistico e ambientale è valorizzare i luoghi, i prodotti, i costumi, le usanze e dell’artigianato autentico perché gli italiani e gli stranieri abbiano modo di difendere, conoscere ed apprezzare le mille diversità e tipicità del tanto ricco e variegato territorio italiano”.              

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