Ecobonus: il Governo rinvia la decisione

Ecobonus: il Governo rinvia la decisione

Niente di fatto in Consiglio dei Ministri: necessari approfondimenti tecnici. Intanto il Tesoro cerca freneticamente risorse, sia per "coprire" la proroga delle detrazioni per l'efficienza energetica e le ristrutturazioni edilizie, sia per evitare l'aumento Iva del primo luglio. Imu: il mancato gettito è di 4,8 miliardi.

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24 maggio 2013

Ore frenetiche al Ministero dell'Economia, sempre alle prese con il solito problema: reperire risorse. Oltre al problema di evitare l'aumento dell'Iva che in assenza di interventi scatterà il primo luglio, si cerca in queste ore di "coprire" la proroga delle detrazioni per l'efficienza energetica e quelle per le ristrutturazioni edilizie, entrambe in scadenza il 30 giugno. La scorsa settimana la commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione impegna il governo a prorogare tanto le detrazioni del 55% per i lavori di efficienza energetica, quanto quelle del 50% per le ristrutturazioni, allargandole al consolidamento antisismico. La proroga fino al 30 giugno 2014 del bonus ristrutturazioni costerebbe 7 milioni di euro per il 2014; se poi diventasse stabile, gli oneri ammonterebbero a 359 milioni per l'anno 2015, a 482 milioni nel 2016 e a 369 milioni per l'anno 2017. Una semplice proroga fino a dicembre 2013 di entrambe le agevolazioni richiede circa 200 milioni che a via XX Settembre stanno ancora cercando. Contrariamente alle attese, però, dal Consiglio dei Ministri non sono arrivate novità. Il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha reso noto che c'è la volonta' politica da parte del governo di prorogare per un anno gli ecobonus al 50% e 55% sulle ristrutturazioni e gli adeguamenti energetici degli edifici. Il titolare dello Sviluppo Economico ha anche aggiunto che "martedì ci sarà un incontro tecnico per definire i dettagli, ma soprattutto la copertura economica dell'operazione, mentre venerdì si
cerchera' di approvare il provvedimento". Intanto dalla relazione tecnica al decreto sulla sospensione dell'Imu, risulta che il mancato gettito che rimarrà dunque nelle tasche dei contribuenti, è di 4,8 miliardi (in particolare dall'Imu sulla prima casa arrivano 4.082,1 milioni). Resta da vedere se questa cifra stimolerà la domanda o se gli italiani se la terranno, per timore, in tasca.

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