Finanziaria: il Governo "stoppa" l'aliquota al 45 per cento

Finanziaria: il Governo "stoppa" l'aliquota al 45 per cento

Bocciata la nuova aliquota Irpef per i redditi oltre i 150mila euro. La norma, proposta martedì dall'Ulivo, non è stata inserita nell'emendamento all'articolo 3 della Finanziaria. Interventi su assegni familiari e detrazioni a carico.

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25 ottobre 2006
Irpef: il governo “stoppa� l’aliquota al 45%

Irpef: il governo “stoppa� l’aliquota al 45%

 

Il governo boccia la nuova aliquota del 45% per i redditi oltre i 150mila euro. La norma, proposta martedì dall’Ulivo, non è stata inserita nell'emendamento all'articolo 3 della Finanziaria con cui l'esecutivo ha corretto alcune incongruenze della riforma Irpef, intervenendo su assegni familiari e detrazioni a carico, che è' stato depositato ieri in commissione Bilancio alla Camera. Al termine di una giornata ricca di precisazioni al riguardo il premier Romano Prodi ha chiuso il caso con una battuta. “L’Irpef al 45% non era nei programmi�. La proposta di modifica prevede una serie di rimodulazioni sull'Irpef a favore del contribuente con coniuge a carico e reddito fino a 40mila euro e per il contribuente con coniuge e figli carico e reddito oltre i 40mila euro. La misura, ha assicurato il viceministro all'Economia Vincenzo Visco, non incide sui saldi stabiliti dalla manovra e non contiene una clausola di salvaguardia. Ad anticipare la correzione di rotta era stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, davanti ai giornalisti presenti a Montecitorio. "L'emendamento che prevede tasse al 45% per i redditi sopra i 150mila euro non e' una priorita' del governo. Si tratta di un emendamento parlamentare. Il Parlamento e' sovrano ma il governo e' per il mantenimento del quadro prospettato da decreto". Parole accolte con ironia dall'opposizione che ha puntato il dito sul sottosegretario costretto a smentire la sua maggioranza. Malgrado il no di Letta l'esecutivo ha continuato a dividersi sulla proposta che avrebbe portato a sei le aliquote Irpef: contrario il viceministro all'Economia, Roberto Pinza, mentre per il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, si tratta di "una buona idea da mantenere" anche perche' contribuisce a tenere la curva fiscale per i redditi piu' alti. Giudizio sospeso invece da parte dei sottosegretari Mario Lettieri e Nicola Sartor che hanno dato la loro disponibilita' a discuterne nel corso del vertice di maggioranza in calendario sabato prossimo a Villa Pamphili. Il prelievo oltre i 150mila euro, il cui gettito era stimato in 200 milioni di euro, avrebbe dovuto finanziare attraverso un contribuito di solidarieta' del 2% gli sgravi fiscali per i pensionati over 75 (da 690 euro per i redditi fino a 55mila euro a 1.840 euro per quelli inferiori a 8mila euro all'anno). Intervenendo ad un incontro presso l'associazione della stampa estera a Roma, Visco e' tornato a difendere l'impianto della manovra da 40 miliardi di euro che consentira' di riequilibrare il deficit ed incrementare il surplus della spesa primaria. "Se si deve risanare si risana e se lo si fa per il bene del Paese la gente lo capisce. Abbiamo scelto di pagare tutto e subito ma quando gli effetti della cura si faranno sentire allora ci sara' il tempo di recuperare". Si dice ottimista anche il ministro del'Economia Tommaso Padoa Schioppa che ha incontrato a Londra il collega Gordon Brown e un gruppo di investitori istituzionali a cui ha illustrato le linee guida della Finanziaria. "Nel 2007, per la prima volta dopo sei anni, riporteremo il deficit pubblico sotto il 3%. E anche il nostro enorme debito comincia di nuovo a ridursi".

 

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