Mercato dell’auto, segno più anche a settembre

Mercato dell’auto, segno più anche a settembre

Oltre 136mila le immatricolazioni, con un aumento del 22,78% sullo stesso mese dello scorso anno. In crescita anche i trasferimenti di proprietà (+9,95%).

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3 ottobre 2023

Cresce anche a settembre il mercato dell’auto, con  136.283 autovetture immatricolate contro le 110.998 dello stesso mese dell’anno precedente, per un aumento del 22,78%. Lo ha comunicato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aggiungendo che i trasferimenti di proprietà sono stati 427.058 rispetto ai 388.414 registrati nello stesso mese del 2022 (+9,95%). Il volume globale delle vendite mensili ha dunque interessato per il 24,19% vetture nuove e per il 75,81% vetture usate.

Federauto: “veicoli elettrici sempre in ritardo in Italia”

"I numeri raggiunti a settembre sono stati condizionati dalle forzature legate alla chiusura del terzo trimestre e al raggiungimento degli obiettivi imposti alle reti per l'ottenimento dei premi di volume e il mantenimento delle quote di mercato". Lo afferma Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto aderente a Confcommercio. "Come da alcuni mesi, la raccolta degli ordini, soprattutto di veicoli a basse emissioni, è in contrazione - spiega - poiché l'elettrificazione dei veicoli sta incontrando molti ostacoli, fra tutti economici e infrastrutturali. La stasi sul fronte della domanda privata green, per effetto dell'indecisione negli acquisti da parte delle famiglie, della crescita dei prezzi finali e dell'indebolimento dei redditi reali sta quindi determinando una crescente corsa alle immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese: la pressione commerciale su molte reti di vendita sta toccando livelli diguardia. A settembre, al netto delle auto immatricolazioni, la consistenza del mercato reale - quello dei clienti 'veri' - sarebbe stata più bassa e il tasso di crescita decisamente più modesto. L'indiscussa spinta ecologica verso l'elettrico necessita di adeguati fattori abilitanti che, al contrario, al momento non procedono come dovrebbero, ponendo l'Italia in una posizione di continua rincorsa rispetto agli altri principali Paesi in Europa e rendendo difficile il raggiungimento dei target europei. Lo schema degli incentivi va reso più aderente alla realtà del mercato, svecchiando, in modo economicamente e socialmente sostenibile, il parco circolante maggiormente obsoleto".

Unrae: “serve un piano di transizione green”

Il mercato delle auto continua la sua crescita ma l'obiettivo dei numeri pre-Covid è ancora lontano (-20,3% nei primi mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019). Lo rileva l'Unrae sottolineando che al risultato positivo di settembre ha contribuito "il superamento della fase critica per la produzione che ha afflitto il mercato delle autovetture da settembre 2021, per cui oggi giungono all'immatricolazione vetture ordinate diversi mesi fa e rimaste in attesa di consegna". In questo quadro, secondo il presidente Michele Crisci, "diventa sempre più urgente un piano puntuale e chiaro del Governo per determinare il percorso che l'Italia intende seguire nell'ottica della transizione green, rivedendo l'attuale sistema di incentivi per renderli più fruibili, maggiormente indirizzati ai target europei, utili ad un accelerato rinnovo del parco, destinati a tutte le imprese, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli ormai quasi consolidati del 2023".

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