La Guardia di Finanza ha effettuato complessivamente 2.750 interventi sui fenomeni evasivi più rilevanti e, in particolare, su quelli riconducibili alla 'economia sommersa', alla piaga del lavoro 'in nero', alle frodi fiscali più insidiose, all'evasione fiscale internazionale, al gioco illegale ed alle scommesse clandestine.

I controlli e le ispezioni svolti dalla Guardia di Finanza nel 2012 in materia di evasione e elusione
fiscale hanno portato a scoprire redditi sottratti a tassazione per oltre 2,4 miliardi di euro, ai fini Iva una maggiore imposta non dichiarata pari a circa 300 milioni, Irap evasa per circa un miliardo di euro, individuare oltre 1.000 evasori totali, cioè completamente sconosciuti al fisco. La Finanza ha effettuato complessivamente 2.750 interventi sui fenomeni evasivi più rilevanti e, in particolare, su quelli
riconducibili alla 'economia sommersa', alla piaga del lavoro 'in nero', alle frodi fiscali più insidiose, all'evasione fiscale internazionale, al gioco illegale ed alle scommesse clandestine. Con l'analisi e l'elaborazione delle informazioni contenute nelle banche-dati disponibili, la GdF ha individuato settori e/o
categorie di soggetti economici che presentano più significativi indizi di 'pericolosità fiscale', selezionati anche attraverso il monitoraggio dei cosiddetti 'indici di capacità contributiva', rappresentati dal possesso di beni di lusso e da altre manifestazioni di ricchezza non congrue rispetto ai redditi dichiarati.