Rivolta: "Innovazione e turismo punti fermi del nostro progetto"

Rivolta: "Innovazione e turismo punti fermi del nostro progetto"

DateFormat

16 aprile 2015

 

Il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta ha partecipato al convegno sui "Nuovi modelli di business nelle imprese del turismo e nuove competenze manageriali" organizzato a Roma, presso la sede nazionale della Confederazione da Manageritalia, Confturismo e Ciset. "Questio convegno apre uno scenario nuovo ed importante nell'ambito della promozione economica del turismo italiano; ci richiama alla necessità di un confronto con il cambiamento avvenuto in questi anni nel settore dal punto di vista delle imprese. Si pone, infatti, finalmente a tema l'innovazione delle imprese affinché siano in grado di competere con il mercato globale, adottando modelli di business idonei sia a soddisfare le nuove esigenze della domanda sia a garantire il miglioramento continuo dei servizi resi, rendendo più efficace ed efficiente l'attività di impresa. Il tema dell'innovazione orienta e attraversa tutti gli obiettivi che la Confederazione ha assunto come prioritari nel Programma 2015-2020 che il Presidente Sangalli ha presentato nella recente Assemblea elettiva che gli ha rinnovato il mandato per i prossimi cinque anni. Dal nostro punto di vista, che abbiamo maturato nel corso del processo di riqualificazione e di rinnovamento del Sistema confederale avviato nel  2011, puntare sull'innovazione non significa solo adottare tecnologie innovative ma soprattutto assumere l'innovazione come criterio di riferimento". "Puntare sull'innovazione - ha aggiunto rivolta - vuol dire assumerla come pensiero strategico dell'impresa per agire su più fronti: aggiornare la struttura organizzativa, modificare i prodotti/servizi resi, adeguarsi in modo intelligente alla evoluzione della domanda, adottare nuove tecnologie aziendali, qualificare continuamente le risorse umane, individuare ed utilizzare i giusti canali di promozione e commercializzazione". "Questo vale essenzialmente per il turismo, ma vale egualmente per tutte le imprese del terziario che Confcommercio-Imprese per l'Italia rappresenta perché è sulla capacità di modificare, aggiornare e far evolvere il proprio modello di business che si misura la possibilità dell'intero terziario di mercato, e dunque dell'asse portante dell'economia italiana, di affrontare e di vincere la sfida posta dal nuovo contesto economico internazionale. Innanzi tutto per superare la crisi in modo stabile ed efficace". "Abbiamo insieme una grande responsabilità - ha quindi osservato il direttore generale di Confcommercio -  quella di rappresentare l'intero universo delle imprese turistiche italiane nelle componenti dell'ospitalità alberghiera e non alberghiera, dell'open-air, della promozione e intermediazione commerciale, della ristorazione, dei balneari e dei pubblici esercizi in genere, dei servizi portuali e delle guide turistiche. Questo universo oggi costituisce più del 20% delle imprese associate a Confcommercio-Confturismo, le quali sono a loro volta più del 55% del totale delle imprese turistiche italiane. Siamo orgogliosi di questa rappresentanza e perciò del compito che dobbiamo e vogliamo assolvere in ambito regionale, nazionale ed europeo ponendo il turismo al centro del nostro programma, per far sì che i decisori politici lo riconoscano realmente come risorsa strategica del Paese, con azioni mirate ed efficaci". "Nel documento denominato "Il nuovo progetto di Confturismo", presentato all'ultima BIT, sono elencate ed analizzate una per una le questioni da affrontare: - la governance del settore, la promozione, la regolamentazione dei visiti turistici, il mercato del lavoro, la politica fiscale, l'assetto delle competenze Ministeriali, le semplificazioni, i vantaggi e rischi della messa in rete, la ricchezza generata dallo sfruttamento delle concessioni demaniali ad uso turistico, la destagionalizzazione, il problema dell'abusivismo e la grande risorsa poco sfruttata del Mezzogiorno. Vi è indicata anche necessità di ridurre la quota parte di profitto derivata dalla commercializzazione del prodotto turistico italiano che si ferma per oltre il 40% aldilà delle nostre frontiere, a vantaggio esclusivo dei grandi network internazionali, ivi compresi i vettori aerei e marittimi, con grave danno per le nostre imprese e l'intera economia italiana. Anche le questioni aperte a livello dell'Unione Europea sono analizzate nel documento "Il turismo fattore di sviluppo per l'Europa", recentemente presentato da Confcommercio-Confturismo a Bruxelles, agli Europarlamentari italiani ed ai funzionari apicali della Commissione Europea. A tutto questo impegno, il "Centro di Eccellenza del Turismo" in fase di costituzione da parte nostra, fornirà un apporto di carattere innovativo, puntando su quattro pilastri: Tecnologia, Storytelling, Interculturalità, Destination Management". Ben venga, dunque, in questo contesto - ha concluso Rivolta - lo studio che viene qui presentato, realizzato con il coinvolgimento attivo di esperti e rappresentati delle categorie del nostro Sistema e condotto con un approccio "bottom-up" particolarmente innovativo ed avanzato".

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca